Un sogno chiamato Laura Leonardis

La città è ormai entrata nell’atmosfera natalizia: decorazioni,alberi di natale, negozi ornati a festa, luci e quant’altro. Gli LeonardisLaura_510_x_327abitanti di Cefalù si preparano alle festività con notevoli difficoltà economiche: la mancanza di lavoro e la difficile situazione economica fanno crollare le vendite di regali e di prenotazioni. Sempre più cittadini stanno decidendo di passare il capodanno in casa piuttosto che fuori. Ad essere sempre più in crisi sono proprio i settori trainanti della Città, commercio e attività produttive in testa. Alla drammatica situazione non ha di certo posto rimedio il lavoro finora realizzato dall’assessore Leonardis: la giovane tecnica, dotata di un corposo quanto improbabile curriculum, si è vista assegnare una serie di deleghe particolarmente importanti, dalla programmazione e gestione delle politiche europee, passando per le attività produttive ed il commercio, senza dimenticare le politiche del lavoro e quelle sociali destinate ai giovani, agli anziani e alle famiglie.
Personificazione di alte aspettative dei cittadini in campagna elettorale, poi deluse amaramente, l’Assessore Leonardis, ad un terzo del suo mandato, non ha portato risultati concreti dei quali la popolazione possa godere.
Un’analisi più dettagliata delle deleghe della giovane formatasi – in soli sei mesi di collaborazione con l’Europarlamentare Iacolino, Pdl – a Bruxelles, fa rendere conto che nulla o poco è stato fatto per tutte le istanze di coloro che, in crescente difficoltà, speravano di trovare una risposta concreta negli sforzi dell’assessore.

In merito alla programmazione ed alla gestione delle politiche europee, i milioni di euro millantati non sono arrivati. Anzi, cosa più grave, le giustificazioni dell’assessore sono sempre le medesime: la situazione di grave disagio viene imputata all’amministrazione precedente, rea di non aver saputo realizzare alcuna iniziativa importante che potesse essere di slancio all’economia cefaludese.

Un altro degli incarichi della Leonardis, e per il quale l’assenza di risultati è sotto gli occhi della cittadinanza, è quello relativo alle attività produttive ed al commercio. I commercianti cefaludesi si trovano forse nel momento più critico della loro attività. Nessuna politica in materia di sviluppo economico, né a favore delle attività già esistenti, né alle start-up, è stato realizzata, così come nessun incentivo fiscale è stato introdotto.

Le politiche del lavoro poi rappresentano forse il culmine del fallimento dell’assesorato. Se da un lato si sono persi diversi posti di lavoro dovuti ad una crisi internazionale e locale, di contro l’assessorato Leonardis si è caratterizzato, ad oggi, per il caldeggiare la partecipazione a stage di poco valore professionale che spediscono giovani cefaludesi in improbabili paesi quali l’Albania o ancora nel continente sudamericano.

Ciò che colpisce maggiormente, e ciò che dovrebbe far riflettere l’amministrazione cittadina, è l’incapacità dell’assessore Leonardis di intrattenere un dialogo costruttivo con le varie istanze economiche cefaludesi. Invece di informare ed aiutare i cittadini per portarli all’ottenimento di finanziamenti, in particolare quelli europei, la giovane Leonardis gioca a costituire inutili e fuorvianti tavoli tecnici passerella e uffici che hanno il solo scopo di far credere ai più che “qualcosa si sta facendo”; inoltre la gran parte delle discutibili sedi aperte dall’assessore si sono rivelate un flop a distanza di brevissimo tempo. Questo stato di cose, unito a una buona dose di sfrontatezza con la quale l’Assessore è solita sciorinare tutta una serie di risposte ‘di repertorio’ nel tentativo di zittire le continue lamentele dei cittadini,  potrebbero portare ad una vera frizione tra amministrati ed amministratori.

Escluso il seguito di una ristretta cerchia di persone, l’operato dell’assessore è inviso alla gran parte dei cefaludesi, poichè la popolazione non ha ottenuto alcun concreto aiuto in una situazione che richiede tecnici straordinari, non di certo mediocri.
Tante, ormai troppe, sono le persone che si chiedono quale ruolo effettivo abbia il nostro comune all’interno del distretto turistico “Pesca e Turismo”, del Gal Isc Madonie, della Città rete Termini- Madonie, tutti argomenti dei quali l’assessore, di solito eccessivamente zelante nel pubblicizzare le sue ‘apparizioni’, è solita glissare. In tanti si chiedono infine quale vantaggio potrebbe avere il Comune di Cefalù, nella sua interezza, nel presentare all’ARS un ddl per la disciplina dei rapporti transfrontalieri.
Quando queste ed altre obiezioni vengono rivolte all’Assesore le risposte, purtroppo sono sempre le stesse: le colpe della sua inefficienza vengono scaricate addosso all’amministrazione Guercio; i cittadini vengono invitati, quasi forzosamente, ad assistere ai suoi tanti ‘tavoli tecnici’ onde ragguagliarsi sugli sviluppi amministrativi:  purtroppo però questi affannosi tentativi non bastano a colmare le tante lacune che sono evidenti alla maggioranza dei cittadini. Allo stesso modo un’amministrazione diligente ed operosa, nel far conoscere il proprio operato alla cittadinanza, non ha certo bisogno di pubblici inviti. I risultati, negativi e positivi, hanno bastevoli ricadute dirette sulla qualità della vita da permettere un giudizio obiettivo agli elettori. 

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