Legge di stabilità: in arrivo emendamenti sulla prima casa, la no-tax area e le imposte di bollo

Diverse le manovre in parlamento per porre in atto degli emendamenti alla Legge di stabilità varata dal governo. Alcuni di essi, presentati sia dal Pdl che dal Pd (uno a prima firma Bonfrisco del Pdl, un altro sempre Pdl del culonisenatore Ceroni, dal Pd il primo firmatario è Sangalli) prevedono l’estensione della no-tax area (sui contributi Irpef) ai redditi sotto i 12mila euro dal 1° gennaio dell’anno venturo.
Ad oggi la soglia di esenzione è fissata in 8mila euro e 7.500 euro per i pensionati. Per tale provvedimento serve una cifra di circa 1,8 miliardi. I proponenti sostengono che la copertura potrebbe derivare dall’adozione di un tetto del 70% alle spese delle amministrazione pubbliche. In sostanza si stabilisce un tetto massimo del 70% alle spese effettuate dalle amministrazioni per i consumi intermedi rispetto al 2012. Un altro emendamento (firmato dalle senatrici Pdl Anna Maria Bernini e Mariarosaria Rossi) prevede l’esenzione del pagamento delle tasse sulla prima casa anche in regime di Tasi. Tra le coperture si prevede che 1,2 miliardi possano arrivare dalla spending review.

Altre modifiche alla Legge di stabilità prevedono la reintroduzione degli sgravi fiscali per i figli, nella quota di cinquanta euro ciascuno.

Inoltre un emendamento proposto da esponenti del Partito democratico prevede l’aumento al 2,5 per mille dell’aliquota dell’imposta di bollo su estratti conto, depositi bancari e postali eliminando il prezzo minimo fissato in 34,20 euro. Attualmente il bollo applicato è dell’1,5 per mille.

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