Cefalù “compatibile ma non conforme”: alla svolta ‘green’ segue il grigio del cemento.

Approvato ieri sera in Sala delle Capriate il piano di edilizia residenziale pubblica convenzionata e agevolata. Tanti paroloni per dire case popolari cefalùfondamentalmente una cosa: case popolari. Costruzioni dunque che dovrebbero avere la stessa destinazione d’uso di quelle che in contrada Spinito sono state messe in vendita a seguito del piano d’alienazione. Abitazioni messe in vendita ed inquilini messi alle strette: o compri o sei fuori. Un formale “Aut Aut”, sotto forma di missiva, in cui l’Amministrazione dà agli inquilini un mese di tempo per manifestare l’interesse d’acquisto a prezzo agevolato, oppure dovrà lasciare l’abitazione. Probabilmente i conduttori di questi immobili avranno meno da temere rispetto a quanto si possa pensare poiché, il Comune, con una mano vende gli attuali alloggi popolari, in forza al già citato piano d’alienazione, e con l’altra si prodiga nel costruirne di nuovi, magari fuori, magari dove adesso c’è il verde – parola che risulta cara all’attuale amministrazione solo nella più celebre quanto “cool” traduzione anglosassone (green) – magari quando sarebbe bastato non costruirne di nuovi e tenere gli esistenti. Ma si sa, senza domanda non c’è offerta e magari saltano le agevolazioni. Edilizia Convenzionata e Agevolata. Dove con convenzionata ci si riferisce a tutta una serie di accordi fra il Comune e i costruttori – che sarebbe interessante conoscere nel dettaglio –  generalmente in merito al prezzo di vendita inferiore a quello di mercato, e con agevolata s’intendono appunto una serie di agevolazioni all’acquisto attraverso contributi statali o regionali.

I lavori di ieri sera in Sala delle Capriate hanno visto un acceso dibattito fra maggioranza ed opposizione in merito alla localizzazione di un’area per la realizzazione di edilizia pubblica nella zona di Sant’Oliva. Immancabili i rimandi alla famosa “localizzazione Puglisi” rimasta alla storia locale per essere stata “compatibile ma non conforme”, descrizione ormai annoverata fra le pietre miliari dell’amministrazione Lapunzina. La localizzazione approvata ieri sera,  assegnata alla Ditta Imgediv S.R.L., è stata sempre definita “compatibile ma non conforme” e pertanto ha richiesto la necessità di una variante allo strumento urbanistico. In seguito alla votazione favorevole di un emendamento il consiglio comunale si è determinato per l’approvazione dell’atto con 14 voti favorevoli e 5 astenuti (Liberto, Iuppa, Larosa, Scialabba e Cassata). Si tratta di un risultato per certi versi non dissimile da quello raggiunto in seguito alla votazione per approvare la localizzazione Puglisi: furono 13 i consiglieri favorevoli e quattro i contrari (Barranco, Patrizia Messina, Lombardo e Giardina). Da notare come atti per natura simili abbiano visto alcuni consiglieri, nel giro di un anno e poco più,esprimere pareri diversi.

Il consigliere Barranco ad esempio, dopo le piroette effettuate fra un partito e l’altro, ha trovato finalmente spazio in maggioranza, laddove ha maturato diversi intendimenti riguardo temi importanti per lo sviluppo cittadino.

Desta sorpresa ancora una volta l’operato dell’Amministrazione Lapunzina. E’ risaputo infatti che il Primo cittadino, quando era ancora consigliere comunale d’opposizione, contrastava con forza tale genere di iniziative. Proposte che adesso, da Sindaco, caldeggia ed incoraggia. Inoltre, la svolta “green” della giunta comunale, testimoniata da giornate ecologiche, feste vegane e lotte contro le multinazionali dell’acqua, scompare non appena si affrontano certi argomenti. La massima priorità all’ambiente e la massima intransigenza sull’edilizia privata, ormai paralizzata in questa città, vengono meno quando si tratta di trovare degli escamotage compatibili ma non conformi per realizzare le proprie volontà politiche. La costruzione di “villette” convenzionate ed agevolate che di certo potranno rappresentare un indotto economico rilevante, non trova però il “niet” da parte degli ambientalisti, forse di facciata, che dedicano i loro sforzi ad iniziative di poca rilevanza nell’economia cittadina, piuttosto che battersi quando una nuova ondata di “grigiume democristiano” si abbatte sulla città. In effetti è proprio l’intendimento dell’Amministrazione ad essere compatibile con ciò che realmente la politica vuole, ma non conforme con ciò che si predica quotidianamente ai cittadini.

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