Consiglio comunale: arriva la replica del consigliere Nicolò Pizzillo

Durante lo svolgimento del consiglio comunale di ieri sera, nel quale si è è discusso a proposito della Relazione annuale del Sindaco Lapunzina, ha destato sorpresa la dichiarazione del consigliere Nicolò Pizzillo.Nicolò Pizzillo
All’interno dell’intervento nel quale Pizzillo ha difeso l’operato dell’Amministrazione, il consigliere comunale si è così espresso:  “non siamo stati eletti (i consiglieri) per far contenti tutti, ma per far contenti quelli che ci hanno votato”.

In merito a tale affermazione riportata su Cefalù web il consigliere Pizzillo ha voluto chiarire il significato delle sue esternazioni. 
Pubblichiamo integralmente la replica del giovane consigliere cefaludese.

Gent.le Redazione,

dopo il Consiglio Comunale di ieri sera era dove si è discussa  la relazione annuale del Sindaco era chiaro ed evidente che si sarebbe scatenata una discussione giornalistica su quanto detto ed affermato da ognuno di noi  durante la seduta.

Di certo, non mi potevo mai aspettare il “titolone” con cui è stata raccontata tutta la vicenda consiliare, visto che estrapola, decontestualizza e strumentalizza un passaggio di pochi secondi del mio intervento durato circa quindici minuti, all’interno del quale ho analizzato alcuni degli aspetti, secondo me più significativi, della relazione del Sindaco rispondendo ad alcuni attacchi dell’opposizione.

A chiarimento, e sempre nel rispetto delle idee diverse, voglio specificare il senso di quanto detto. Quando si fa politica ed i cittadini decidono di darti fiducia, ti danno fiducia per quello che rappresenti, per le idee che porti avanti e per far si che quelle idee si trasformino poi in fatti concreti. Le idee sono il motore dell’azione politica e su quelle ci si confronta ma non possono essere totalizzanti, non possono accontentare tutti; devono, certamente, guardare all’interesse assoluto di tutta la collettività ma secondo la propria visione politica della stessa.

Dire “non siamo stati eletti (i consiglieri) per far contenti tutti, ma per far contenti quelli che ci hanno votato” non significa agire a discapito di una parte di cittadini e nell’interesse di altri; significa rispettare il proprio mandato elettorale certamente nell’interesse di tutta la collettività ma, sempre, secondo una visione politica che non può essere totalizzante se non altro per il rispetto delle idee degli altri.

Ognuno di noi, dentro le istituzioni, rappresenta una parte politica ed, inevitabilmente, ma mi permetto di dire anche coerentemente, quella parte rappresenta la tua bussola perché ha una visione della società della quale tu, noi, diventiamo i rappresentanti. Mi pare chiaro ed inevitabile che quando si prendono decisioni (giuste o sbagliate che siano, questo sarà la storia a dirlo), queste si prendono in virtù di una interpretazione dei problemi e delle soluzioni, che è un’interpretazione politica e che rappresenta interessi legittimi che devono guardare sì al benessere della collettività intera, ma sono elaborati secondo una interpretazione della società che è di parte e che rappresenta la volontà di una parte.

Per fare un esempio ipotetico (e vi prego di prenderlo come tale senza calarlo nella realtà locale), se io prendo la decisione che a Cefalù non si debba mai costruire una funivia sulla Rocca perché la ritengo un’opera invasiva, farò contenta la parte politica più sensibile alle questioni ambientali che rappresento e che mi ha sostenuto, ma scontenterò tanti, che probabilmente non mi hanno sostenuto e non mi sosterranno mai, che vedono nell’opera in questione una possibilità di sviluppo. Questo non credo che sia né clientelismo né “giovanardinismo” ma semplicemente visione politica della realtà.

Le ultime elezioni amministrative hanno portato al governo della città una compagine politica che ha fatto del cambiamento radicale dello stato delle cose una bandiera; eravamo e siamo consapevoli che quel cambiamento avrebbe scontentato chi di quello stato delle cose, negli anni, era stato lo stratega più o meno occulto e, pertanto, non ci ha sostenuto, non ci ha votato e non sarà mai felice del nostro operato. Questo ci hanno chiesto i nostri elettori e questo dovremo fare nei prossimi anni, secondo la fiducia che ci è stata data e guardando sempre all’interesse di tutta la collettività.

Di certo, il mio intervento di ieri non è stato “politicamente corretto” perché è la classica cosa che tutti pensano ma che nessuno mai ha il coraggio di dire. Non sono mai stato una persona “politically correct” (nel senso anglosassone) e credo non lo sarò mai, ho una interpretazione dei problemi e delle soluzioni per questa città che non pretendo, e non voglio, che piaccia a tutti. Piacere a tutti, cosa praticamente impossibile, spesso significa perdere la propria identità o rischiare una deriva populista che non mi appartiene. La politica serve a dare l’indirizzo di sviluppo di una società complessa secondo un’interpretazione che necessariamente è di parte perché rappresenta la parte di chi prende le decisioni, ma sempre nell’interesse supremo di tutti; è compito poi della stessa politica far comprendere a tutti come una decisione che farà contenti alcuni e scontenti altri servirà a risolvere un problema o a creare una possibilità di crescita per tutta la comunità.

Nicolò Pizzillo – Consigliere Comunale PD

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *