Roma ‘nega’ 27 milioni alla Sicilia

Con un decreto del 3 ottobre scorso, il Ministero del Lavoro ha escluso la Sicilia dalla distribuzione dei fondi destinati alle Enrico_GiovanniniPolitiche Sociali: 27 milioni di euro su cui la regione, l’unica in Italia, non potrà contare per l’assistenza a famiglie, minori, portatori di handicap e disagiati. “Si può procedere al trasferimento delle risorse agli enti aventi diritto, ad eccezione della Regione Sicilia”, perchè la nostra regione non ha rendicontato l’utilizzo delle risorse del Fondo per il triennio 2010-2013. Nessuno degli ultimi assessori alla Famiglia ha infatti pensato di programmare, e quindi rendicontare, le spese per le politiche sociali e la distribuzione dei fondi negli ultimi tre anni. La mancata programmazione ha anche bloccato altri 50 milioni di euro già nelle casse regionali, ma che non potranno essere utilizzati, perchè anche in questo caso nessun intervento è stato programmato e rendicontato. Gran parte degli enti che di quei fondi avrebbe dovuto usufruire è già in crisi, e non più in grado di garantire i servizi sociali indispensabili alle fasce più deboli della popolazione.

Ma non è tutto. Se da un lato il governo regionale perde milioni di euro per le situazioni di disagio, dall’altro non fa nulla per togliere i giovani da queste situazioni. Anche i fondi per il Servizio Civile sono stati tagliati in sede di Conferenza Stato-Regioni, e con essi il numero di volontari impiegabili. Il tentativo di abbassare la percentuale di volontari spettanti alla regione (14%) era già stato fatto negli anni scorsi, ma era stato bloccato dal tempestivo intervento degli assessori competenti. Ma quest’anno l’assenza in Conferenza dell’assessore Bonafede, ha consentito alle altre regioni di fare la voce grossa: non più 1213 posti per il servizio civile, bensì 778.

BONAFEDENel frattempo, l’assessorato rassicura sui fondi per le politiche sociali, adducendo la causa al disallineamento tra programmazione e fondi utilizzati: i piani di zona 2010-2012 sarebbero quindi ancora finanziati con le risorse 2007-2009.Le risorse 2010-2012 saranno qiundi presenti nella programmazione 2013-2015, in fase di approvazione. “Prima di tutto va chiarito che la Regione non ha perso l’assegnazione 2013, ma la stessa non è stata trasferita con il suddetto atto. Non viene cioè revocato il decreto di riparto del giugno scorso, né tantomeno nel decreto di Ottobre si fa’ cenno a revoche o ancora peggio ad utilizzo diverso della somma destinata alla Sicilia.” continua la nota “Detta somma rimane della disponibilità della Regione che però per acquisirla dovrà dimostrare l’utilizzo delle risorse anno 2011.” L’assessorato punta poi il dito contro il Ministero, colpevole di aver drasticamente ridotto le risorse stanziate, mettendo in crisi i territori già in difficoltà.

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