Legge di stabilità: sulla casa arriva la Trise. Cresce la tassa sulle rendite finanziarie, previsti tagli alla sanità

Si chiamerà Trise il nuovo balzello con cui avranno a che fare gli italiani. La “service tax” della quale ormai si vocifera da mesi sarà composta da due diverse sezioni: la “Tasi”, che si applicherà ai costi relativi ai servizi imu_web-300x204indivisibili dei comuni (rimpiazzando l’Imu) e che avrà un’aliquota dell’1 per mille; la “Tari”, che andrà a coprire la gestione dei rifiuti (sostituendo di fatto la Tares).

La tassazione sulle rendite finanziarie invece crescerà dal 20 fino al 22%.
La bozza del ddl prevede inoltre ingenti tagli alla sanità per un totale di 2,65 miliardi nei tre anni seguenti.
Allo stesso tempo viene stabilita anche la “riduzione dei tetti per le prestazioni di assistenza ospedaliera e specialistica acquistate dagli erogatori privati accreditati”, con un “effetto finanziario 280 milioni di euro annui a decorrere dal 2014” e viene prevista “una riduzione del livello del finanziamento di 500 milioni di euro per l’anno 2014 di 1.040 milioni di euro per l’anno 2015 e 1.110 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016”.

Per quanto riguarda il lavoro, previste deduzioni Irap per un massimo di 15mila euro ogni nuovo assunto, mentre la detrazione base riconosciuta ai lavoratori dipendenti potrebbe salire da un valore di 1.338 a 1.450 euro.

Nella pubblica amministrazione arriva il blocco dei contratti fino al 2014, mentre per tutte le amministrazioni statali  gli straordinari saranno ridotti del 10% a partire dall’anno prossimo.

Diverse novità anche per le regioni e gli enti locali: la bozza di legge prevede lo stop definitivo all’uso di derivati per il finanziamento e una deroga di 2 miliardi al patto di stabilità “al fine di consentire nel 2014 e 2015 i pagamenti in conto capitale”.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *