Una vergogna d’opposizione

E’ da ormai più di tre mesi che l’opposizione si rifiuta di partecipare ai lavori consiliari. Si tratta di un atto di protesta contro le mancate dimissioni del Presidente del Consiglio, Prof. Antonio Cons. Comunale
Franco, chieste dai consiglieri d’opposizione all’inizio di ogni seduta, prima di abbandonare puntualmente l’aula.

Negli ultimi tempi solo il consigliere Iuppa ha deciso – pur rimanendo all’interno dell’opposizione – di percorrere una strada diversa, riprendendo quindi a seguire le attività consiliari. Attraverso la scelta di boicottare le sedute consiliari, l’opposizione non riesce a far cadere il numero legale, permettendo alla maggioranza, e quindi all’Amministrazione, di poter portare avanti i progetti politici senza contraddittorio. L’opposizione al Sindaco Lapunzina si è rivelata fin dall’inizio priva delle qualità richieste, in particolare è stata incapace di opporsi all’amministrazione, pur avendone spesso i numeri.

Prova ne è la massiccia approvazione dei rendiconti e bilanci degli anni precedenti. Anche sulla vicenda dissesto l’opposizione ha dimostrato di non essere in grado di espletare la propria funzione naturale, cioè quella di organo di controllo dell’operato dell’Amministrazione. Più volte è sembrato che, più che lavorare per il bene della città, le mosse dell’opposizione siano state prettamente politiche. La sensazione è quella che si sia data carta bianca al Sindaco sperando di farlo così sbagliare, piuttosto che interessarsi al buon governo del comune.

Nonostante più volte l’opposizione abbia attaccato l’amministrazione poiché provvista di una maggioranza debole, essa d’altro canto, non è mai riuscita a vincere una sola battaglia politica. Dando la città in mano a Rosario Lapunzina e alla sua maggioranza che, di fatto, ha campo libero per poter esercitare il proprio potere politico, l’opposizione ha dimostrato alla città di non essere in grado né di rappresentare un valido contraddittorio, indispensabile per un corretto svolgimento delle attività amministrative, né di portare in aula consiliare proposte utili alla città. Proposte quali quella di far versare un euro al giorno per ogni cittadino per scongiurare il dissesto lasciano infatti lasciano il tempo che trovano. Così come l’assenza di rotatorie non è la maggiore criticità cefaludese allo stato attuale. O ancora, stupisce come nei confronti del Comitato organizzativo SS. Salvatore, sui quali sono stati espressi forti e legittimi dubbi, non sia sopraggiunta da parte dell’opposizione alcuna proposta di concertare un regolamento per portare equilibrio politico all’interno dello stesso.

E’ dal mese di maggio inoltre che i consiglieri d’opposizione si rifiutano di partecipare ai lavori consiliari. La richiesta di dimissioni del Presidente del Consiglio comunale a cui l’opposizione subordina il ritorno in aula è sempre finita in un nulla di fatto: il Prof. Franco infatti non ha mai preso in considerazione l’idea di rinunciare al ruolo istituzionale conferitogli dal consiglio. Tale braccio di ferro portato avanti in primo luogo dalle forze d’opposizione non ha fatto altro che avvantaggiare il Sindaco e l’operato dell’amministrazione. A poco valgono le critiche di chi si domanda per quale motivo proposte quali quella delle panchine gratis o del wi-fi non siano state presentate in consiglio comunale, dal momento in cui si è deliberatamente scelto di non partecipare più ad alcuna seduta consiliare. Considerando che i consiglieri d’opposizione non hanno saputo interpretare quel ruolo naturale che gli compete ma volontariamente hanno deciso di disinteressarsi ad una sana dialettica politica ed al principio di partecipazione tipico della democrazia, dovrebbero fare un passo indietro, dimettendosi, lasciando il posto a chi al contrario vuole portare a termine il proprio mandato da attento controllore dell’amministrazione e portatore di istanze positive per Cefalù.

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