Colpo di Grazia per il Mandralisca? In queste ore all’Ars si discute l’abrogazione della ‘Tabella H’

Si decide in queste ore, presso l’Assemblea Regionale Siciliana, l’approvazione di un bando aperto che servirebbe a finanziare le associazioni no-profit della nostra isola.arso
Il bando, rivolto a tutte le associazioni di volontariato e culturali, è sviluppato per la realizzazione di iniziative nei campi del sociale, della cultura, della storia, dell’arte, dello sport, della musica, dell’ambiente, della medicina e della valorizzazione dell’immagine della Sicilia. Si tratta dell’ennesima scommessa del Governatore Rosario Crocetta per ottenere il via libera al finanziamento. All’ARS si preannuncia quindi un’importante sessione nella quale si dovrebbe inoltre deliberare in merito all’approvazione della norma sul conflitto d’interesse dei deputati.
L’Assemblea dovrà contestualmente approvare la legge che regola i finanziamenti alle associazioni e gli enti. Nel nuovo testo del governo – quello che potrebbe essere accettato dai deputati regionali – viene cancellata la norma che conteneva i nomi di 144 associazioni, spesso legate alla politica. Viene inoltre anche tagliato l’elenco ridotto che comprendeva circa 90 enti. Il nuovo approccio, caldeggiato dalla giunta regionale, risulterebbe più “generalista”, in quanto consterebbe di un unico regolamento. Abbracciando associazioni ed enti di ogni settore, il nuovo testo si scaglierebbe fra l’altro contro l’intrusione della politica nelle gestione dei finanziamenti agli enti. E’ infatti risaputo come gran parte dei bandi – che hanno visto norme e regolamenti personalizzati – venissero influenzati dai politici che andavano a creare condizioni ad hoc in modo da privilegiare una vera e proprio “parentopoli” siciliana.

Il nuovo testo che verrà esaminato rispetterebbe quanto auspicato dal commissario di Stato e cioè che chiunque dovrebbe avere la possibilità di accesso ai fondi pubblici.
Consistente anche il taglio di fondi preventivato: dai 16,5 milioni si passa alla ben più modica cifra di 6,5 milioni, due dei quali andranno ai teatri più grandi, mentre altri 200 mila a diversi teatri minori.
La tabella H, la stessa che conteneva la lista delle 144 associazioni “privilegiata”, è quella al cui interno era inserita Fondazione Mandralisca di Cefalù ed il nuovo provvedimento – se approvato – ne comporterebbe l’eliminazione.
Con l’approvazione del nuovo testo, e la conseguente cancellazione della suddetta tabella, che inoltre regola diversi musei ed istituzioni culturali siciliane, la Fondazione Mandralisca vedrebbe realizzarsi la sua condanna definitiva.

La necessità di operare dei tagli alla spesa pubblica è un’esigenza non più rimandabile ed è stata compresa anche da politici che – come Crocetta – ideologicamente hanno sempre supportato un aumento smisurato della spesa in relazione al PIL. Quando, però, nell’intento di intercettare consensi – spesso in casi di crisi economica come quello che stiamo attraversando – si sceglie la strada dei “tagli lineari” spesso per dare seguito ad istanze di “giustizia sociale” caldeggiate dai cittadini, si finisce col danneggiare realtà meritevoli di supporto. Questo è ad esempio il caso del Mandralisca.

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