Raddoppio ferroviario: Lapunzina chiede un incontro con gli ingegneri

Rosario Lapunzina
Rosario Lapunzina

Il primo cittadino di Cefalù Rosario Lapunzina, in relazione al raddoppio ferroviario Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono e nello specifico alla tratta Ogliastrillo-Castelbuono, chiede agli ingegneri responsabili del progetto un incontro urgente per rivalutare le decisioni prese in sede di consiglio comunale per il proseguimento dei lavori. In particolare chiede alle società Italferr, RFI e Toto Costruzioni di rendere conto del loro operato, in luce delle delibere comunali riguardo il progetto.

Nell’ottobre 2003 infatti il Comune di Cefalù esprimeva parere favorevole: “limitatamente all’aspetto tecnico – urbanistico, condizionando con fermezza l’esecuzione dello stesso progetto all’ottemperanza di tutte le prescrizioni, nessuna esclusa, riportate nella Delibera Consiliare citata in premessa e depositata agli atti della Conferenza di Servizi. In particolare si reitera la condizione e prescrizione, che tra l’altro dà efficacia e legittimità al parere espresso dal Consiglio Comunale, che i lavori abbiano inizio prioritariamente da Castelbuono verso Cefalù, come concordato con RFI in sede di approvazione del progetto (la cosiddetta soluzione 6) e non da Fiumetorto verso Ogliastrillo – Cefalù. Diversa articolazione temporale delle suddette  fasi esecutive costituisce automaticamente, sin d’ora, l’espressione di parere contrario sul progetto in esame e dunque l’inefficacia del presente assenso”, contrariamente all’effettivo svolgimento del progetto.

Il Sindaco ritiene inoltre che una revisione del progetto sia diventata necessaria, essendo passati ormai dieci anni dalle delibere comunali di autorizzazione ai lavori e cambiate le necessità della città. Tutto ciò anche a fronte dei nuovi problemi venutisi a creare coi lavori per il raddoppio, come la riconversione delle aree attualmente occupate dalla strada ferrata e le zone pertinenti, ripristino che l’amministrazione ritiene cruciale per uno sviluppo sostenibile della mobilità urbana, e ,non di poca importanza, i problemi di viabilità e di accesso alla  città che si potrebbero venire a creare se il fronte di scavo non venisse aperto in direzione Ogliastrillo.

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