Intervista al sindaco Rosario Lapunzina (parte seconda)

La raccolta ed il conferimento in discarica dei rifiuti, che nell’ultimo periodo ha spesso lasciato a desiderare, è stato oggetto delle

Rosario Lapunzina
Rosario Lapunzina

attenzioni dell’amministrazione e dei consiglieri comunali d’opposizione. In particolare il due luglio scorso, durante l’ultima seduta consiliare, il consigliere Cassata ha chiesto spiegazioni, attraverso un’interrogazione in forma scritta ed orale, circa i disservizi associati alla raccolta dei rifiuti differenziati ed indifferenziati.

Il primo cittadino, interpellato sulla vicenda ha così risposto: “L’A.T.O. 5, società incaricata della raccolta e gestione dei rifiuti, in questo momento, versa in particolari difficoltà economiche che non le consentono di portare avanti la totalità dei servizi di cui si è fatta carico. Infatti, la società è, allo stato attuale, in liquidazione, cosa che non le consente il conferimento dei rifiuti presso le apposite discariche. A tal proposito, il Comune, onde interrompere il perdurare dei disservizi, si è fatto carico dei costi inerenti allo smaltimento dei rifiuti; infatti la situazione, negli ultimi giorni, è visibilmente migliorata. Da settembre le ATO cesseranno d’esistere, e saranno costituite le ARO (ambiti di raccolta ottimali), attraverso i quali vi sarà la possibilità di scegliere se lavorare congiuntamente, entro la stessa area, con altri comuni o in maniera indipendente. Il Comune di Cefalù ha già avviato la procedura  – trasmettendo la richiesta al dipartimento regionale acque e rifiuti – per la costituzione di un ARO nel territorio comunale. La scelta si basa sulla volontà di offrire ai cittadini  un superiore servizio di raccolta dei rifiuti e  sulla peculiarità delle esigenze che hanno il nostro comune ed il nostro territorio”.

Sulle spese relative alle  consulenze  si è parlato a lungo, soprattutto con riferimento alle passate amministrazioni.  Aspramente criticato, da parte dell’opposizione, l’operato del Sindaco proprio in merito alle consulenze legali giudicate, alla luce di alcuni dati, non così parsimoniose come presentate dall’autore.

Il Sindaco così replica: “Il comune di Cefalù ha diversi contenziosi in atto e l’attuale amministrazione sta ponendo in essere tutte le misure possibile per ridurre al minimo la spesa senza penalizzare il risultato. Ad esempio – continua il sindaco – in merito al contenzioso di fronte alla Commissione Tributaria Provinciale di Palermo, che vede opporsi diversi imprenditori del comparto turistico al pagamento della TARSU, a fronte di un entrata complessiva di 352.125 € il costo delle spese legali è stato quantificato in 8.582. Cifra ben lontana – conclude il Sindaco – dalle spese delle precedenti amministrazioni ”.

E’ invece di pochi giorni fa la notizia che il TAR ha ritenuto legittima l’applicazione della tassa di soggiorno sul territorio comunale cefaludese. Molti, cittadini ed imprenditori, si chiedono a quanto ammontano gli incassi derivanti da questa tassa. “Al momento, pochi imprenditori si impegnano nel far applicare la tassa di soggiorno sul nostro territorio, facendo versare ai turisti quanto dovuto. Di conseguenza – conclude Lapunzina – è ancora difficile stimare  gli introiti stagionali attesi ”.

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