Una seduta consiliare compatibile ma non conforme

Continua lo scontro all’interno della Sala della Capriate, con l’0pposizione che, come ormai di consueto, abbandona l’aula dopo pochi minuti.

Antonio Franco
Antonio Franco

La richiesta è sempre la stessa: le dimissioni del Presidente Franco, ritenuto dalla metà del Consiglio non idoneo a ricoprire quella carica.
Antonio Franco non ci sta e di dimettersi non vuol sentirne.

A pagarla, come al solito, sono i cittadini, che si ritrovano i lavori consiliari paralizzati da circa un mese, venendo meno la dialettica politica che contraddistingue questo democratico consesso.

Ci si chiede quanto ancora debba durare questo braccio di ferro tra l’opposizione ed il Presidente del Consiglio, frutto di una divisione ideologica e di una interpretazione contrapposta della politica.
A tenere in vita i lavori consiliari  è il consigliere Barranco – di recente fuoriuscito dal PDL –  che, non abbandonando l’aula, regala alla maggioranza, ancora una volta, il numero legale.

In seguito all’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione, si è proceduto a trattare il punto numero 7 all’O.d.G. del Consiglio convocato, per la prima volta, in data 8 maggio.
L’argomento riguardava “la Localizzazione area programma per la realizzazione di edilizia residenziale pubblica convenzionata agevolata. Legge 865/71, L.R n° 22/96.  Ditta IMGEDIV s.r.l.”.

Ancora una volta, l’Ing. Ivan Joseph Duca, nell’atto di descrivere la localizzazione proposta – anche in questo caso edilizia pubblica convenzionata – ha definito la stessa compatibile ma non conforme.

Unica controindicazione nella scelta del sistematico abbandono dell’aula, portata avanti dall’opposizione,  è  il campo aperto che si staglia davanti alla maggioranza, libera di condurre giochi senza contrapposizioni politiche.

22/05/13

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