Malapolitica a Cefalù: se mi voti vai a Bruxelles (?)

Come può accadere, durante le competizioni elettorali, politici e militanti, al fine di ottenere il maggiore dei consensi, possono partenza-aereo-550x414dimostrarsi particolarmente prodighi nel tentar di risolvere i problemi dei  votanti o quantomeno ad aiutare quest’ultimi.

Durante le ultime amministrative svoltesi nella cittadina normanna, complice la crisi che attanaglia la società intera, le proposte e le promesse pare abbiano superato il grottesco.

Complice appunto la crisi, soprattutto quella giovanile. Validi trentenni dal curriculum di valore, forse resi ingenui dalla situazione di disoccupazione cronica, e frustrati dai vani tentativi di ingresso nel mondo del lavoro, pare siano stati vittime di veri e propri raggiri.

Entrando nel merito della questione, pare che, tentando di ottenere un vantaggio elettorale, un esponente di una delle tante liste elettorali, abbia ripetutamente proposto, utilizzando vari artifizi, financo quelli telematici – creando  account e-mail inesistenti, e dialoghi dalla personalità dall’esistenza difficilmente comprovabile –  raggianti quanto fumose opportunità lavorative.

Raggiri ad hoc. Studiati i curricula dei “polli da spennare” venivano modulate le proposte più allettanti. Infatti la proposta di “respiro europeo” pare esser nata dopo aver appreso le peculiari caratteristiche professionali del soggetto che pare abbia subito il tentativo di raggiro.

Quando gli apparentamenti contano. A render l’esca più credibile ed invitante, ed a far abbassare i livelli di guardia del soggetto raggirato, sembrano aver giocato i legami personali fra i familiari della supposta vittima e il soggetto proponente.

Incontri in prestigiose sedi istituzionali e contratti lavorativi dalla dubbia autenticità. Al fine di ottenere ulteriore credibilità, stando ai fatti comunicatici, sembra che,  ci si sia anche avvalsi di contratti Co. Co. Pro. sottoposti nei pressi delle succitate sedi.

Quando i dubbi si fanno strada. All’ingenuità ed alla buona fede c’è sempre un limite e, seppur temporaneamente si può restar accecati dalle allettanti proposte, ci si ravvede sempre, specie quando i nodi cominciano a venire al pettine. E’ a questo punto che pare sia uscita tutta la “vena artistica e creativa” del presunto raggirante.

Falsi dirigenti, o presunti tali, cominciano ad intrattenere un lungo rapporto di missive col soggetto passivo. Viene caldamente suggerito  di prenotare al più presto un biglietto aereo – che, ovviamente, sarebbe stato rimborsato –  e partire alla volta della capitale europea, dove ad attenderlo ci sarebbero stati altri funzionari. Tutto ciò, presumibilmente, sarebbe stato posto in essere nel  tentativo di guadagnare tempo e possibilmente far desistere l’interessato per sfinimento.

Prima allettante, adesso esagerata. A seguito dell’ulteriore proposta,  i dubbi del giovane professionista sarebbero diventati certezze e avrebbe smesso di sperarci portando con sé grande amarezza per l’accaduto.

Dalle grandi promesse alle grandi delusioni.

Se questa storia è vera c’è solo da indignarsi se non vergognarsi, che al mondo esistano persone capaci di approfittarsi, con tanta disinvoltura, delle debolezze umane e delle situazioni di difficoltà, il tutto, per un pugno di voti.

03/04/13

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