Tanto rumore per nulla: il Piano di riequilibrio verrà discusso lunedì

Nella seduta consiliare del giorno 8 febbraio 2013, i Revisori dei Conti, accogliendo l’invito del Consiglio Comunale, hanno partecipato alla seduta per chiarire meglio alcuni passaggi passati, presenti e futuri che riguardano in particolar modo l’aspetto economico-formale che il nostro Ente vive.

I Revisori hanno risposto alle domande poste dai consiglieri comunali riguardo le dinamiche da seguire per affrontare nel miglior modo possibile le scelte future che l’Organo dovrà valutare per assicurare una più rapida ripresa economica del nostro Comune e che al tempo stesso sia la meno gravosa per i cittadini.cons ccc

Il sindaco Rosario Lapunzina ha nuovamente sostenuto che sarebbe da evitare l’accesso al Fondo di Rotazione. L’accesso allo stesso comporterebbe, secondo il parere del primo cittadino, una situazione analoga o peggiore allo stato di dissesto finanziario.
A seguito di questa partecipazione informativa, la maggioranza del Consiglio, tramite votazione, ha sostanzialmente richiesto la partecipazione dei Revisori alla seduta consiliare che si terrà lunedì 11 febbraio.
In questa data l’amministrazione avrà completato il Piano di riequilibrio che sottoporrà al Consiglio Comunale.

In seguito a questa votazione, particolarmente interessanti sono stati alcuni dettagli ed informazioni che il Sindaco ha fornito riguardo lo stato di avanzamento del Piano stesso.
Il Piano di riequilibrio si comporrà di tre manovre ben definite:

1) un piano di rateizzazione pluriennale con i creditori del Comune di Cefalù.

In merito a questo punto, il Comune di Cefalù sta cercando di ripagare i propri debiti attraverso piani di rateizzazione personalizzati. Si sta inoltre cercando di risparmiare, attraverso questa manovra, sui tassi d’interesse dovuti. Rispetto a diversi creditori, alcune di queste contrattazioni sono andate a buon fine.
Questa manovra consentirà di tutelare i creditori. Se dichiarato lo stato di dissesto, infatti, gli importi dovuti agli stessi potrebbero essere decurtati di circa il 40%.

2) piano di alienazione dei beni immobili supportato da una seria indagine di mercato.

Attraverso un’indagine di mercato si sono raggiunti dei risultati positivi: diversi beni sarebbero vendibili sul mercato attuale ed inoltre si è riscontrato positivamente che, cittadini privati, anche in forma associata, sono formalmente interessati all’acquisizione di alcuni beni patrimoniali di proprietà comunale.

3) razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, recupero dei crediti e rimodulazione graduale delle imposte.

Dati alla mano risulta che diverse spese comunali potrebbero essere diminuite in un breve periodo: blocco parziale del turn-over, riduzione dei costi della telefonia fissa, illuminazione comunale a basso costo ed impatto energetico.
Per il recupero delle somme vantate dal Comune, si ricorrerà, in caso di mancato pagamento delle somme dovute, al ricorso a diffida e messa in mora e ingiunzione fiscale.

Il Sindaco ha inoltre anticipato che, per quanto riguarda l’IMU sulle seconde case, l’aliquota massima applicata nel 2012 (1,06%) verrà diminuita gradualmente fino ad arrivare all’aliquota minima dello 0,76% nel 2015. Una rimodulazione verso l’alto delle tariffe potrebbe riguardare l’utilizzo del suolo pubblico.

Ha destato particolare interesse l’intenzione, da parte dell’amministrazione, di istituire una black-list in cui verranno inseriti i debitori nei confronti dell’Ente.

Si è trattato di un Consiglio Comunale di transizione che anticipa le fondamentali tematiche che verranno discusse nella seduta dell’11 febbraio.

09/02/13

 

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