“Ex Poste” – Continua lo scontro politico…

Come prevedibile, la questione dell’edificio appartenuto alle poste, affrontata lunedì sera in Consiglio, continua ad essere al centro del dibattito politico cittadino.

Rosario Lapunzina
Rosario Lapunzina

Il primo a rilasciare una dichiarazione pubblica sull’argomento è stato, a pochi minuti dalla conclusione della seduta consiliare, il Sindaco Rosario Lapunzina. Il Primo cittadino ha criticato apertamente la “solita politica miope ed utilitaristica” che  “dimostra di non saper neppure lontanamente comprendere i bisogni delle nuove generazioni”. “Sono prevalsi interessi di altra natura”, tuona Lapunzina che aggiunge: “sono certo che i cittadini sapranno trarne le opportune valutazioni”.

Daniele Tumminello
Daniele Tumminello

A rendere più esplicito il messaggio lanciato dal Sindaco con la missiva inviata al nostro sito, interviene il Cons. Daniele Tumminello. Il Consigliere del PD ha ribadito la propria “amarezza per quella che ritengo un’occasione persa per la città”. Tumminello non accetta le accuse che, durante l’ultimo Consiglio Comunale, sono state mosse ai rappresentanti del PD, rei di non aver votato favorevolmente per il rinvio del punto all’o.d.g. avente ad oggetto la questione “ex Poste”: “E’, infatti, inaccettabile il maldestro tentativo di addebitare al gruppo del PD la responsabilità della bocciatura della proposta solo per il fatto di essersi astenuto in occasione della votazione sul rinvio del punto, richiesto in avvio dei lavori dai consiglieri Riggio e Cassata in seguito ad una integrazione della delibera presentata dall’Ing. Duca. Infatti, l’opposizione avrebbe avuto tutti i numeri per approvare il rinvio se il consigliere Lombardo (Grande Sud) e il Consigliere Barranco (Gruppo Misto), votando in difformità rispetto ai loro colleghi d’opposizione stessa, non si fossero rispettivamente astenuto e votato NO, dimostrando la volontà di voler procedere all’immediata trattazione dell’argomento, a riprova del fatto che l’integrazione proposta non alterava totalmente la delibera né ne modificava la sostanza”. 

Come sostenuto dal Sindaco Lapunzina, anche per Tumminello la votazione di lunedì scorso è la testimonianza della volontà di alcuni Consiglieri di far prevalere l’interesse privato su quello pubblico: “Invece il non voto scelto ieri sera dalla maggioranza dei consiglieri è stato in realtà il modo più comodo per votare NO. Un NO espresso alla Ponzio Pilato, che solo la dichiarazione di voto del consigliere Lombardo ha, glielo riconosco pur non condividendone la sostanza, onestamente e correttamente riportato alla sua vera natura. La maggioranza di questo Consiglio non ha voluto credere alla valorizzazione pubblica dell’area, favorendo di fatto il prevalere dell’interesse privato. Questo è l’unico vero motivo della bocciatura della delibera“.

Marco Larosa
Marco Larosa

Non si è fatta attendere, nella serata di ieri, la replica di Marco Larosa che, come gli altri colleghi di opposizione e gruppo Misto, si è astenuto in sede di votazione. Per Larosa siamo di fronte ad una nuova volontà di “mistificazione”. Il giovane Consigliere in quota Pdl difende la scelta di quanti si sono astenuti precisando che: “Da tutti i gruppi presenti in consiglio comunale, eccetto i soliti noti, si è richiesto di rinviare il punto sulla proposta di efficacia alla variante al prg di riorganizzazione dell’area dell’ex ufficio postale, sia per  l’integrazione apportata dall’ing. Duca alla proposta di delibera , e a noi consiglieri sconosciuta al momento della seduta , sia per la confusione dovuta alla querelle che vi è in atto tra Sopraintendenza, Consiglio Regionale Urbanistico,  Comune di Cefalù e la società legittima proprietaria dell’immobile, la M.F.M servizi srl”. Confusione che avrebbero esposto il “…Comune che rischierebbe nuovamente di impantanarsi  nell’ennesimo contenzioso  tra Comune e privati che ricondurrebbe, come se del passato non si avesse memoria, non adesso, ma tra diversi anni, la nostra Città al consequenziale suicidio economico”.

Larosa chiede chiarezza sulle parole del Sindaco relative a “quei funzionari che hanno nascosto una comunicazione di Poste italiane avente ad oggetto la vendita dell’edificio in questione”. “Auspico – continua Larosa – che dopo le parole pesanti del Sindaco in consiglio comunale, su queste responsabilità da addebitare ad alcuni funzionari comunali, si avvii un’ inchiesta per fare chiarezza e comprendere  se ci troviamo davanti ad uno squallido caso di mala amministrazione, all’interno di enti pubblici, o davanti all’ennesimo spettacolo di mistificazione del Sindaco Lapunzina”.

La sensazione è che la vicenda non finirà qui. Intanto si aspetta di sapere se, entro venerdì, come richiesto da alcuni Consiglieri comunali, verrà convocata una seduta al fine di valutare il piano di rientro dell’Amministrazione e l’attività dei revisori dei conti…

 

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