Dentro il “fenomeno Real Cefalù”. Storia di un progetto che va oltre lo sport…

Abbiamo intervistato i responsabili della squadra che ci hanno parlato della genesi di questo progetto, dei loro obiettivi futuri e di tanto altro…

Real Cefalù
Real Cefalù

– Come è nato il progetto Real Cefalù?
“Un po’ per gioco, un po’ per sfida. Sensazioni forti e contrastanti, dopo un’esperienza entusiasmante ma finita bruscamente con la Stella Azzurra, hanno spinto un gruppo di amici ad unirsi ancor di più e cercare di realizzare un progetto comune e possibilmente “vincente”, non solo dal punto di vista sportivo”.

– Come mai avete scelto di impegnarvi nel mondo del “calcio a 5”?
“Le motivazioni sono state fondamentalmente due: riuscire a realizzare a Cefalù qualcosa di nuovo e di diverso, e nello stesso tempo non “intralciare” le altre Società già presenti nel panorama locale. Il sogno poi di poter usufruire del Palasport Marzio Tricoli ha fatto la differenza”.

Real Cefalù - Scuola Calcio
Real Cefalù – Scuola Calcio

– Cuore del vostro progetto è anche l’attività che portate avanti con tanti bambini. Quali sono le difficoltà e quali le soddisfazioni?
“I bambini sono il nostro futuro! Per questo sin da subito abbiamo messo in cima ai nostri pensieri il settore giovanile e lo abbiamo fatto non con le parole ma con i fatti. Il nostro obbiettivo è quello di indirizzare sin da piccoli al calcio a 5 sui principi dell’impegno, dello spirito di gruppo, della correttezza, e quest’anno stiamo già disputando il campionato giovanissimi ottenendo ottimi risultati. La maggiore soddisfazione per noi è la risposta dei bambini ma anche la fiducia che giorno dopo giorno riceviamo dai genitori. La maggiore difficoltà rimane purtroppo l’uso della struttura all’aperto, principalmente nei mesi invernali e il gravoso impegno economico che sosteniamo per usufruire della stessa”.

– Ancora imbattuti in questa stagione. E’ ormai fatta per la promozione?
“Purtroppo è un campionato un po’ anomalo, poche squadre, alcune fuori classifica, ogni minimo errore potrebbe costare carissimo, per questo dobbiamo rimanere concentrati e determinati fino alla fine. Volevamo costruire una squadra che potesse lottare per le posizioni di vertice, fino ad ora abbiamo ricevuto grandi risposte, ma la strada che porta alla promozione è ancora lunga!”.

Real Cefalù
Real Cefalù

– Obiettivi per la prossima stagione?
“Gli obbiettivi sono tanti e non solo dal punto di vista sportivo.
Vorremmo far diventare la scuola calcio un punto di riferimento importante per i nostri piccoli atleti, ma anche per i loro genitori, vorremmo che non si parlasse solo di allenamenti e di pallone, ma anche di scuola, di laboratori pomeridiani ed altro ancora.
Sogniamo di conquistare questa promozione e poter disputare un campionato di categoria superiore, significherebbe aver fatto bene ed aver costruito una squadra competitiva!
Vorremmo unire le nostre forze con le altre Associazioni per creare eventi e manifestazioni per la crescita della nostra Città.
E per avere ancora altri obiettivi vorremmo fare un appello: siamo aperti a tutti coloro che credono in questa Società e con passione, determinazione, allegria e divertimento vorranno lavorare per raggiungere nuovi traguardi. “Non disperdiamoci”, potrebbe diventare il motto del nostro futuro”.

– Qual è il giocatore che vi sta dando più soddisfazioni in questo campionato?
“Sarebbe banale dire Fuschi, Balistreri o Piazza tutti giocatori che militano da tempo in questo mondo, che hanno giocato in categorie superiori e che stanno dando un grandissimo contributo. Ma la maggiore soddisfazione viene dal processo di crescita collettivo di questa squadra. Non possiamo dimenticare che la quasi totalità dei nostri giocatori proviene dal calcio a 11, questi ragazzi hanno sposato la nostra idea con grande entusiasmo ed umiltà, calandosi a 360 gradi in questa nuova avventura che, con il calcio, ha in comune solo la forma sferica del pallone. Un grande plauso per questo va a mister Manzella, non solo per il lavoro sul campo, ma per il contributo che sta dando a questo gruppo ed a questa Società”.

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