Lo scandalo del colosso bancario senese ha, indubbiamente, sottratto parte del vantaggio del PD spostando,
con tutta probabilità, una percentuale dei consensi pari al 3%.
La bagarre tutta made in Siena non ha, come poteva pensarsi, agevolato il Centrodestra e la lista Monti, facendo guadagnare al primo solo lo 0,2% ed ha addirittura causato una ‘diaspora’ di voti alla lista del Premier uscente, perdendo l’1,8%. Chi ci ha guadagnato, come era prevedibile, è stato il Movimento 5 stelle, incassando un 2,5% in più dei consensi arrivando al 13,5%. In tutti i modi, al momento il Centrosinistra vanta uno stato di salute migliore rispetto agli altri concorrenti arrivando, col dato aggregato al 36,8%: col PD in testa a quota 30,7%; SEL al 4,7%; e gli altri all’1,4%. La coalizione di centro, ha ancora le chance di porsi come ago della bilancia convogliando il 14,5% dei consensi distribuiti fra: 9,6% di Scelta civica con Monti; 3,1% dell’Udc e 1,8% di Fli. Ancora lunga la corsa verso la rimonta per il centrodestra, che raggruppa il 28% netto degli elettori, grazie al 20% del PDL; il 4,7% della Lega, La Destra col’1,6%, Fratelli d’Italia con appena lo 0,7% ed il restante 1% ottenuto dagli altri partiti del centrodestra.
In ultimo: Rivoluzione civile al 5%; Fare per Fermare il Declino all’ 1.0%; Amnistia, Giustizia, Libertà a 0.6% e Partito Liberale Italiano con appena lo 0.4%.
Dispiace vedere che a poche settimane dalla nascita, il progetto a stampo nazionalistico(Fratelli d’Italia)manifesti una tale penuria di consensi. Nella cittadina normanna l’inaugurazione della sede è stata presieduta dagli Onorevoli Salvino Caputo e Giampiero Cannella, esponenti di rilievo della politica regionale. I due veterani della politica,ex PDL, hanno manifestato una certa emozione nella possibilità di rappresentare a livello nazionale un partito emblema di antiche tradizioni della destra nazionale. Peccato che coloro i quali si definiscano Fratelli d’Italia siano rimasti in pochi; infatti i sondaggi attestano il partito guidato dal duo Crosetto Meloni appena allo 0,7%. A conti fatti, non bastano quindi i continui richiami agli antichi valori della destra nazionale italiana per accrescere il proprio elettorato, poichè realisticamente quell’elettorato non esiste più, appartiene al passato. Quel passato che in tanti vorrebbero finalmente lasciarsi alle spalle e rottamare.
Federico Giardina