L’Italia perde ma non piange, adesso la Spagna

italiaSconfitta indolore per l’Italia, che allo Stade Pierre-Mauroy di Lille cade per 1 a 0 contro l’Irlanda, chiudendo ugualmente in vetta al girone D la prima fase del campionato Europeo di Francia 2016. Decide al minuto 85 il gol di Brady, che regala all’Irlanda la qualificazione agli ottavi di finale. Nonostante il primo posto nel girone, prossimo step per gli azzurri sarà la Spagna, bicampione d’Europa in carica, qualificatasi seconda, alle spalle della Croazia, nel girone D.

Mister Conte, che in settimana ha richiesto il “muro azzurro” ai supporters italiani, mantiene la parola data prima della partenza per la spedizione francese, e da spazio a tutti coloro che non avevano ancora assaporato il campo (con l’esclusione del terzo portiere Marchetti). Il collaudato 3-5-2 vede Salvatore Sirigu fra i pali; Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci e Angelo Ogbonna dietro; Federico Bernardeschi, Alessandro Florenzi, Thiago Motta, Stefano Sturaro e Mattia De Sciglio a centrocampo; Simone Zaza e Ciro Immobile, la così detta “coppia ignorante”, in avanti. L’Irlanda, invece, si gioca il tutto per tutto. Solo la vittoria gli garantirebbe il passaggio agli ottavi di finale.

siriguLe maggiori motivazioni degli irlandesi portano ad un primo tempo di sofferenza per gli azzurri, che subiscono l’aggressività e la fisicità dei ragazzi di mister O’Neill. Non passano neanche 10 minuti che Hendrick fa gridare al gol il meraviglioso pubblico irlandese, ma il suo mancino sfiora soltanto l’incrocio dei pali. Il tema della prima frazione di gioco è semplice: l’Eire batte dentro l’area di Sirigu qualsivoglia calcio piazzato, e chi salta più in alto vince il duello. The boys in green fanno del gioco aereo la loro arma più pericolosa e ci vuole uno spettacolare intervento di Sirigu per togliere da sotto la traversa il colpo di testa di Murphy. Nota statistica: lo stesso portierone sardo si becca un cartellino giallo per reciproche scorrettezze con Long, entrando, come Buffon, nel tabellino dei cattivi della prima fase degli Europei. Due portieri in rosa ammoniti nelle prime tre partite, se non è record, poco ci manca. Ma tornando al calcio giocato, è Immobile il primo azzurro a calciare verso la porta difesa da Randolph; il suo destro termina a lato. Sul finale, l’Irlanda reclama un calcio di rigore per un presunto fallo di Bernardeschi.

bradyL’Italia pare tornare in campo con un piglio diverso, tanto che dopo pochi minuti va vicina al gol con Zaza, che gira in maniera pregevole un traversone dalla sinistra di De Sciglio; sfera alta non di molto. Passa poco e l’Irlanda riprende il pallino del gioco, rendendosi pericolosa con Murphy e Coleman, che mettono alla prova la reattività di Sirigu, promosso, e di Thiago Motta, rimandato. All’ora esatta di gioco mister Conte effettua la prima sostituzione, coprendosi sulle corsie laterali con Matteo Darmian, più dedito al gioco difensivo del sostituito Bernardeschi. Un quarto d’ora dopo fa il suo esordio all’Europeo Lorenzo Insigne, che sostituisce l’ex compagno di squadra al Pescara Immobile. Il primo pallone dello scugnizzo partenopeo è un babà che Sturaro non sfrutta a dovere. Il secondo lo riceve poco dopo la metà campo, lo accarezza dolcemente andando via ad un paio di avversari fino ai 18 metri e lo appoggia con classe sul secondo palo; il montante, beffardo, evita l’eurogol. A 10′ dal termine anche l’ultimo giocatore di movimento non utilizzato, El Shaarawy, viene mandato in campo al posto di De Sciglio. Ma l’Irlanda cerca il gol qualificazione con insistenza, e si mette in evidenza il neoentrato Hoolahan, che prima fallisce clamorosamente da pochi passi calciando addosso a Sirigu, ma poi, all 85esimo minuto, deposita sulla testa di Brady il pallone dell’1 a 0, qualificando i suoi agli ottavi di finale dell’Europeo.

itaLunedì prossimo sarà Italia-Spagna. E poco importa se gli iberici siano i detentori degli ultimi due tornei europei. Poco importa se quattro anni fa ci rifilarono un poker da paura. Poco importa se probabilmente siano ancora fra i più forti al mondo. Noi siamo l’Italia, siamo gli azzurri. Quel colore che unisce 60 milioni di anime. Che ogni due anni ci rende tutti fratelli, fratelli d’Italia. Che fa battere i cuori. E allora godiamoci il primato nel girone, pronti, fra cinque giorni a sostenere i nostri ragazzi. Loro, come al solito, ci metteranno il cuore. Quel cuore azzurro che unisce tutti e non smette mai di battere.

Angelo Giordano

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