M5s, Termini: “L’ex area Fiat è al punto di partenza”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Movimento 5 stelle in merito alle risposte avute dal Governo Renzi durante il Questio time alla Camera sulla situazione dell’ex area Fiat di Termini Imerese.

 

Riccardo Nuti
Riccardo Nuti

“Le risorse del vecchio accordo di programma non sono state utilizzate, in quanto legate ai progetti precedenti che non sono decollati, ed erano compresi nella programmazione 2007-2013 dei fondi comunitari”. “Stiamo affrontando – si legge nella risposta del governo – la definizione di un nuovo accordo di programma…, che faccia conto su un analogo importo di risorse pubbliche, sia nazionali che regionali a valere sui fondi comunitari rientranti nella programmazione 2014-2020”.

E’ la risposta del governo Renzi ad un question-time rivolto dal parlamentare 5 Stelle alla Camera, Riccardo Nuti, che racconta di milioni di euro andati in fumo. E di una ricerca di fondi che dovrà ripercorrere i sentieri europei per finanziare i nuovi tre progetti in cantiere. Ma si tratta di progetti “ancora in fase di definizione e di approfondimento”, come scrive lo stesso governo alla commissione Attività produttive di Montecitorio. “Ciò significa – afferma Nuti – che i tempi di attuazione saranno lunghissimi, considerato il fallimento del precedente accordo quadro. In soldoni per Termini si ritorna praticamente al punto di partenza. Questa vicenda dimostra che le risorse c’erano ma che i partiti non hanno saputo e voluto utilizzarli. Le false promesse di questi anni, da Lombardo a Crocetta, e di tutti i loro colleghi, sono state smascherate. Non serviva promettere, ma serviva controllare questi fondi e avere idee serie, prive di logiche clientelari”.

“Nel dettaglio – afferma il deputato all’Ars, Giorgio Ciaccio – le somme perse dovrebbero aggirarsi intorno ai 300 milioni di euro, 100 di competenza statale e 200 relativi al cofinanziamento regionale”.

La risposta del governo al Question time fornisce nuovi dettagli sulla questione termitana, che ha messo definitivamente la pietra tombale sui quattro precedenti progetti per puntare su tre nuovi piani, che per decollare dovranno pescare sulla nuova programmazione europea. Due dei tre nuovi progetti riguardano il settore automobilistico (uno attinente al campo della produzione dei veicoli e l’altro nel campo della componentistica). Il terzo riguarderebbe una bio-raffineria per la produzione di carburante di seconda generazione.

Giorgio Ciaccio
Giorgio Ciaccio

Sia Nuti che Ciaccio su Termini lo scorso novembre hanno presentato atti parlamentari con i quali chiedevano rispettivamente ai governi nazionale e regionale se non fosse il caso di riconvertite il polo industriale di Termini in chiave turistica. “Pensare ad una bio-raffineria in quel territorio è da pazzi – afferma Ciaccio – non lo permetteremo mai. Stiamo già realizzando, con la cittadinanza e professionisti, un progetto di riconversione che sfrutti un sistema turistico integrato e rilanci nuove attività produttive capaci di assorbire e valorizzare le esigenze del territorio”.

“Le scelte per Termini – continua Ciaccio– sono state scellerate. Attraverso lo studio dell’area industriale, che abbiamo fatto con il dottor Luigi Sunseri, oggi candidato sindaco di Termini Imerese, abbiamo toccato con mano che la strada dell’industrializzazione presa 40 anni fa ha portato al depauperamento costante di tutte le nostre principali risorse: mare, spiagge e terreni agricoli. La politica locale ha prolungato l’agonia pensando più alle campagne elettorali che ad una seria pianificazione di riconversione del territorio. L’Accordo di Programma per la riqualificare l’area del polo industriale di Termini Imerese va concertato con la cittadinanza ed analizzando il territorio e non tra 4 amici in qualche stanza privata”.

 

 

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *