E’ giunta in redazione una dichiarazione del primo cittadino di Cefalù inerente alla situazione nella quale versa attualmente il cimitero della città. Il sindaco ha voluto precisare che la sua amministrazione a differenza di quelle che lo hanno preceduto che – a sua detta avrebbero intrapreso una politica di estumulazione delle salme per creare nuovi posti all’interno dell’area cimiteriale – ha già individuato diversi luoghi dove poter edificare ben 200 loculi, di questi una parte sono già stati costruiti e riempiti da salme, altri sono di prossima costruzione. Resta però il fatto che occorrerà un certo periodo di tempo per la realizzazione ed il completamento di quest’opera. Senza ulteriore possibilità di allocare le salme ci si chiede come si farà a superare questo periodo di transizione. Intanto il sindaco ha assicurato che le due salme che attualmente si trovano presso la camera mortuaria del cimitero troveranno presto una provvisoria sepoltura. Il provvedimento dunque costringerà i parenti degli sfortunati defunti, che saranno soggetti a trasferimento, a rivivere per una seconda volta dolorosi momenti. Ieri dopo l’articolo con la dichiarazione del consigliere Iuppa, è giunta presso la nostra redazione una replica del sindaco che pubblichiamo integralmente.
“Ancora una volta CefalùWeb ha ritenuto necessario non chiedere dichiarazioni al sottoscritto sulla vicenda loculi. Informo che con ordinanza ho da qualche settimana avviato la costruzione di oltre cinquanta loculi a differenza di quanto si è fatto nel passato. Nell’attuale cimitero sono stati già realizzati quaranta posti, già utilizzati, ed abbiamo inoltre programmato la costruzione di circa duecento nuovi posti. Il sindaco si chiede inoltre come sia potuta arrivare una replica da parte del consigliere Iuppa senza che sia stata richiesta una dichiarazione al sindaco”
Un’altra triste vicenda della storia cittadina si spera stia per concludersi. La circostanza ha però dato modo di constatare che una più puntuale lettura delle statistiche di mortalità del nostro paese avrebbe facilmente portato ad accorgersi che una nuova situazione d’emergenza era pronta ad affacciarsi all’orizzonte. Un’attenta analisi statistica avrebbe infatti evitato di correre in fretta ai ripari.