Sei interventi sulle strade provinciali delle Madonie

Sei interventi su alcuni dei tratti stradali provinciali delle Madonie più decadenti: Valledolmo, Camminisi, Calabrò (San Mauro), Portella Colla e Piano Battaglia saranno ripristinate grazie ai fondi finanziati UE.

A rimuovere gli ostacoli burocratici che impediscono ancora di essere esecutivi è L’Ufficio speciale per la progettazione istituito dal governo Musumeci a novembre e insediatosi poche settimane fa. L’importo di spesa complessivo è pari a dieci milioni di Euro. I tratti stradali in questione sono stati individuati durante un incontro a cui avevano preso parte anche i sindaci di San Mauro e di Collesano, il rappresentante della Città metropolitana di Palermo e il coordinatore tecnico Snai (Strategia nazionale aree interne) per le Madonie.

A lavoro ci sono ingegneri, architetti, geologi, agronomi e geometri provenienti da diversi dipartimenti dell’amministrazione regionale. «La struttura diretta dall’ingegnere Leonardo Santoro – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – avrà il compito di eliminare criticità, carenze e ostacoli che hanno fatto arenare la pianificazione degli interventi: dalla realizzazione delle indagini fino alla stesura dei progetti esecutivi. Comuni e Città metropolitana rimangono beneficiarie dei finanziamenti, ma, attraverso una convenzione, la Regione mette a loro disposizione un braccio operativo altamente professionale che consentirà di eseguire le opere, scongiurando il rischio di perdere preziosi finanziamenti comunitari».

Per velocizzare ulteriormente le procedure e assegnare i lavori si potrà far ricorso, nel caso di difficoltà degli enti, al Dipartimento regionale tecnico che opera già come stazione appaltante. L’Ufficio per la progettazione, dunque, non gestirà i fondi, ma potrà farsi promotore, tra l’altro, di Conferenze di servizi allo scopo di velocizzare il rilascio delle approvazioni necessarie a rendere l’opera cantierabile. In programma anche l’emanazione di una serie di linee guida per i progettisti da applicare su tutto il territorio siciliano e la cui stesura verrà concordata con le università dell’Isola.

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