Riceviamo e pubblichiamo un alettera del nostro lettore cefaludese Rosario Fava. Un monito alla propria città che arranca.
Di seguito la lettera.
Cefalù stupore della natura e dell’uomocon il suo panorama, la Rocca, la cattedrale.
Il panorama: oh tempo sospendi il tuo volo e voi ore propizie il vostro corso.
La cattedrale: tutto è portentoso in natura ma niente è più portentoso che l’uomo in se stesso. Ruggero II è riuscito a creare il bello nel bello. I turisti che arrivano a Cefalù da est, alla fine di via Candeloro si immettono a sinistra in corso Ruggero, oggi via Bandiera e a circa cento metri sempre a sinistra si trovano davanti al portento.
I turisti che arrivano a Cefalù da sud dopo piazza Garibaldi, si immettono in corso Ruggero, qui trovano il parcheggio abusivoportento dell’amministrazione comunale.
Tanti anni fa lavoravo a Donoratico Club Med, una domenica andai a visitare a Castagneto Carducci, la casa del Carducci. Il viale che portava alla casa mi colpì per la sua cura, ma la casa del Carducci non ha niente a vedere con la Cattedrale, ma è l’accoglienza che prepara lo spirito all’impatto.
Il centro storico è un disastro, la circolazione di mezzi di carico e scarico a tutte le ore e molto spesso superiori a 35 quintali creano danni alle nostre stradeche sono la nostra storia.
La circolazione dei motorini disturba la tranquillità dei turisti che molto spesso in corso Ruggero e nelle strade adiacenti la cattedrale si devono arrampiacare sui muri per lasciare il passo a questi mezzi. La città in questi ultimi sette anni ha vissuto il periodo peggiore dal secolo scorso a oggi, mentre le altre città turistiche della Sicilia corrono, Cefalù arranca.
Dove vai Cefalù?
Rosario Fava