Pollina Resort, ad aprile nuova sala congressi. Amministrazione ottimista: “Sarà a servizio della comunità”

Forte delle 97 mila presenze sul territorio nella passata stagione turistica, continua l’opera di investimento di un imprenditore privato nel Pollina Resort, prospiciente il centro abitato di Finale, nel territorio di Pollina. Un nuovo edificio sarà adibito a sala congressi per contribuire a centrare un nuovo obiettivo: la destagionalizzazione del turismo da aprile a ottobre.
Il resort Aeroviaggi e del suo patron Antonio Mangia punta ancora più in alto offrendo un ulteriore servizio. Il nuovo edificio avrà una configurazione spaziale flessibile ed un uso polivalente: destinato principalmente a sala congressi, costituirà anche uno spazio al coperto per lo svolgimento delle diverse attività ludiche e di intrattenimento.
Questo significa che il Pollina Resort potrà candidarsi ad accogliere turismo congressuale.
Il nuovo edificio presenta due livelli: il primo, al quale si accede dall’ingresso principale con ampio parcheggio, sarà in grado di accogliere 532 posti a sedere, il bar, la cabina regia e locali di servizio. Al piano terreno sono previste invece due ulteriori salette di appoggio.
Secondo quanto dichiarato in un post dalla pagina Facebook ufficiale del comune di Pollina, la sala sarà a servizio anche dell’intera comunità del territorio.
In effetti, una struttura chiusa completamente nuova è una novità di grande impatto a Finale. Restano da capire le modalità con le quali la comunità potrà usufruire di tale spazio, a quale costo, ma soprattutto con quali proposte.
Se è chiaro l’intento di un imprenditore di ottimizzare le proprie risorse a favore di nuovi profitti, meno evidente sembra il motivo per cui questo dovrebbe fungere da stimolo per una comunità che certo non spicca per grandi manifestazioni.
Certi delle potenzialità dello strumento, rimaniamo ottimisti in attesa di capire come potrà essere sfruttato l’edificio. Senza un apparato di eventi o una pianificazione apposita, senza proposte concrete, c’è il rischio infatti che finisca per essere solo ciò per cui è stato pensato, cioè un servizio privato, e le parole istituzionali dei rappresentanti dei cittadini poco meno di un proclama. Rimane condivisibile l’atteggiamento ottimista dell’amministrazione.
Sofia D’Arrigo
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