Bracconieri di Ballarò: il CABS scrive al Presidente della Repubblica

Caduti tutti gli appelli in favore di un fattivo controllo su uno dei luoghi senza legge di Palermo, non ci resta che rivolgerci al  Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.” Così il CABS, il gruppo di volontari antibracconaggio, che nella giornata di ieri ha documentato l’ennesimo scempio in danno della fauna selvatica che ogni domenica mattina si compie tra via Giovanni Naso e via Nino Martoglio, nel quartiere palermitano di Ballarò. Almeno 200 volatili appartenenti alla fauna selvatica europea, catturati e venduti illegalmente da notissimi bracconieri.

Vi erano piccole gabbie con all’interno numerose decine di volatili ammassati e terrorizzati, in una sporcizia indicibile. Tutti animali – specifica il CABS – appartenenti alla fauna protetta sia in Italia che in Europa”. A nulla sono valsi gli appelli rivolti al Comune di Palermo per un controllo sul mercato.  “Sarebbe bello – hanno specificato i volontari – vedere almeno un volta, proprio in quelle vie, un divisa della Polizia Municipale, così come richiesto da un Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Comunale di Palermo il 2 agosto del 2016″.

Al massimo rappresentante delle Istituzioni Italiane, il CABS ha chiesto un urgente intervento affinché in quei luoghi venga ristabilita la legalità. “Ci appelliamo a Lei – ha riferito il CABS al Presidente Sergio Matterella – anche come cittadino di Palermo. Non si può più ignorare quello che avviene la domenica mattina a Ballarò, tra centinaia di animali venduti illegalmente, pesci spada sotto misura venduti alla luce del sole, gente che propone alla vendita ricotta prodotta in strada in barba alle norme sanitarie e con latte di ignota provenienza trasportato in pentoloni all’interno dei bagagliai. Uno scenario, forse, degno di un covo di pirati ottocenteschi”.

 

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