Amap: “Il comune è responsabile della gestione passata”

amap servizio idricoAvevamo anticipato ieri che sarebbe continuata la bagarre tra Amap il comune di Cefalù sulla gestione del servizio idrico integrato, anche dopo la sentenza del Tar che ha dichiarato illegittime le ordinanze sindacali emesse in merito in questi mesi. Ieri il sindaco di Cefalù Rosario Lpaunzina ha sostenuto che in ogni caso la legge Regionale è stata dichiarata incostituzionale, e che quindi Amap sarebbe costretta alla gestione sull’interno ambito territoriale.
Giungono ora le parole della Presidente di Amap Maria Prestigiacomo: “il TAR è stato chiaro, le ordinanze sono illegittime. La Corte costituzionale si è  espressa il 4 maggio, il TAR si è riunito il 20 aprile ed il 18 maggio, quindi dopo che la sentenza della Corte Costituzionale era stata resa pubblica e quindi è evidente che ne ha tenuto conto. Ma la sentenza è valida da quando viene emessa non ha carattere retroattivo. Inoltre devono essere compiuta una serie di adempimenti per stabilire come procedere, che dovranno essere fatti dall’ATI ad oggi non completamente funzionante.”
In quanto al passaggio  in consiglio comunale è sempre indispensabile non è opzionale, dato che questi commi non sono stati impugnati dalla Corte Costituzionale, sono vigenti. Ciò vuol dire che i Comuni che entreranno in AMAP  dovranno fare un passaggio in Consiglio e fare un affidamento trentennale.
“Il Comune di Cefalù non poteva emettere le Ordinanze – continua Prestigiacomo- perché non c’erano i presupposti. Si rassegni: il passato è tutto suo AMAP non ha gestito e quindi Cefalù si paghi le esose fatture di Presidiana. Al futuro di gestore penseremo quando sarà il momento. La Corte Costituzionale inoltre è stata chiara, la Regione Siciliana non ha competenza  in quanto a tariffe figuriamoci il Comune di Cefalù! Chi ha stabilito la tariffa di Presidiana? Chi ha firmato il progetto di finanza con Presidiana?”
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