Allerte Meteo: si chiudono le scuole, ma non sempre è necessario

Non sarebbe necessario, di fronte ad una allerta meteo diffusa dalle autorità, chiudere le scuole e sospendere le attività didattiche. O meglio, non è necessario la maggior parte delle volte in cui viene disposta. Anzi, secondo il capo della Protezione Civile Regionale Calogero Foti far scattare in automatico la chiusura degli edifici scolastici può essere controproducente, creare allarmismi ingiustificati, e abituare i cittadini ai continui allarmi, andando incontro al rischio di mancata reazione di fronte ad una maggiore emergenza.

Sono in particolar modo i sindaci siciliani a fare maggior uso delle ordinanze sindacali di chiusura dei plessi scolastici comunali, come abbiamo anche potuto notare nel corso del periodo di maltempo che ha investito l’isola, che ha tenuto gli alunni fuori dalle aule per un mese nei casi più estremi. La “serrata” delle scuole solo è automatica – come invece non dovrebbe essere – di fronte a qualsivoglia allerta di rischio idrogeologico e idraulico, ma spesso è la principale delle misure adottate, quando non la sola a essere messa in campo.

La chiusura delle scuole – come ripete Foti in una nota invitata ai sindaci – deve essere valutata localmente, in modo da decidere per la chiusura o meno del singolo plesso, e nel contempo compiere a tal fine una valutazione specifica che può essere utile a mettere in campo altre misure di prevenzione. I sindaci restano infatti i primi presidi di Protezione Civile sul territorio, e devono predisporre i piani d’emergenza ma soprattutto garantirne l’applicazione. Gli interventi devono essere organizzati, programmati e attuati, ma in questa parte d’Italia spesso il territorio si trova impreparato a fronteggiare qualsivoglia allerta.

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