Valutazioni diverse per le strutture ospedaliere di Cefalù e Petralia

Opposte notizie arrivano dal fronte sanitario regionale, dove l’Ospedale Giglio di Cefalù è stato valutato come struttura di primo livello (o spoke) dopo il vertice avuto all’assessorato alla sanità tra i sindacati e lo stesso Baldo Gucciardi che ha dato la notizia. Quindi non più problemi di chiusura di reparti totali o parziali ma un riconoscimento nella nuova riclassificazione di rete ospedaliera dove si và ad aggiungere anche l’ospedale Ingrassia di Palermo. Valutazione che deve essere messa in atto dopo le nuove e attente valutazioni del ministero, che si articolerà in base a dei livelli di previsione che non mancheranno certamente , visto l’elevata efficienza che l’ospedale possiede. Il Giglio dietro solo ai grandi “Hub” ospedali Villa Sofia-Cervello, Civico e Policlinico, con elevata importanza che la struttura occupa all’interno del territorio madonita e sul versante dei Nebrodi. Soddisfazione che premia la struttura e l’intero territorio – dice il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina – che si è battuto per portare avanti  un netto “No” ai tagli dei reparti di oncologia, neurologia, emodinamica, urologia, chirurgia vascolare ed anche il punto nascita, con  un ringraziamento anche all’Assessore Gucciardi che ha rivisitato  la struttura è ha notato la funzionalità e la competitività  che il nosocomio offre.

Rimangono invece dei presidi di base gli ospedali di Partinico e Termini Imerese, mentre rimane la classificazione di “Presidio di zona disagiata” la struttura di Petralia Sottana che vede bocciati gli sforzi fatti sin d’ora dalla cittadinanza e dai sindaci del comprensorio, visto che non ha avuto nemmeno il riconoscimento di”struttura di base” ! Rimane quindi un presidio senza punto nascite e di un futuro incerto visto che, non ci sono al momento degli sblocchi positivi in tal senso. Rimane soltanto per un principio di zona disagiata in un territorio che avrebbe bisogno di una assistenza massima su tutti i reparti, visto la penalizzazione che la popolazione trova sul posto, e deve spostarsi per recarsi un una struttura con migliore tipologia di reparti. Si spera che quanto prima si possa aprire un nuovo tavolo di discussione, trattative o proroghe, e si spera che questa non sia una debacle  per le alte Madonie, anche  perchè oltre ai problemi che il comprensorio “offre” , la popolazione madonita non merita una sconfitta di tale portata visto che stiamo parlando della prima cosa importante di ognuno di noi.

 

Antonio David

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