Maltrattamenti in famiglia, un altro caso a Palermo

Una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è intervenuta in un appartamento del quartiere “Zisa”  a Palermo, raccogliendo l’accorata richiesta d’aiuto di una donna in lacrime, pervenuta poco prima. La donna era stata destinataria dell’ennesimo episodio di brutalità domestica da parte del compagno, C.A., palermitano classe 72 ed era stata costretta a fuggire e riparare da una vicina di casa e da lì di chiamare la Polizia di Stato.

Solo dopo l’arrivo dei poliziotti, la vittima trovava il coraggio di uscire dall’appartamento all’interno del quale aveva trovato rifugio e di indicare agli agenti il suo carnefice. La rabbia dell’uomo nei confronti della donna, sembra generata da frustrazioni personali, non si è placata neanche dinanzi all’arrivo dei poliziotti malamente apostrofati.

Anche davanti agli agenti, l’uomo non ha esitato ad indirizzare invettive sulla donna e minacce di rivalsa, anche alla luce della decisione di quest’ultima di rivolgersi alla Polizia. Gli agenti che hanno constatato come la donna recasse già sul corpo evidenti segni di percosse e come tutto l’ambiente fosse stato messo a soqquadro, hanno bloccato il malvivente e lo hanno tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia. L’uomo risulta recluso presso la casa circondariale “Pagliarelli”.

POTREBBE INTERESSARTI