Almaviva a un passo dal crack

Almaviva Contact è a un passo dal crack ed è arrivata la decisioni shock di chiudere i call center di Roma e Napoli, annunciando 2.511 licenziamenti. Il grosso nella Capitale, dove a rischio sono 1.666 operatori del call center, la parte restante nella città partenopea. Per la sede di Palermo, invece, è previsto il già annunciato trasferimento di quasi 400 operatori a Rende, in Calabria, a causa della dismissione di una commessa Enel a partire dal mese di dicembre.

L’accordo raggiunto nei mesi scorsi sembrava aver scongiurato i licenziamenti, che si presentavano pesanti con la sede di Palermo con circa 1.670 esuberi, collocando i lavoratori della vertenza in solidarietà fino a novembre. Ma la società di call center continua ad accumulare una quantità spaventosa di perdite. Il nuovo piano di riorganizzazione aziendale che porta dritto dritto ai licenzimaneti si prospetta ora come non più rinviabile per salvare l’azienda.

. Per la Slc Cgil “le motivazioni addotte dall’azienda sono palesemente pretestuose e strumentali, nei confronti delle organizzazioni sindacali e del Governo”. Per la Fistel Cisl, invece, “i trasferimenti annunciati a Palermo a Rende sono licenziamenti camuffati”. La prossima settimana è previsto un incontro al Mise per affrontare il nodo dei trasferimenti in Calabria dalla Sicilia, mentre era già fissato per il 20 ottobre un incontro tra azienda, governo e sindacati sullo stato di avanzamento dell’intesa siglata al ministero a maggio scorso.

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