Cefalù, MeetUp denuncia sversamento petrolifero alla Giudecca

2 “Possibile che tra tutti gli amici della Giudecca, dei suoi abitanti e dei frequentatori non ci sia stata una sola persona che si sia accorta dello sversamento di prodotto petrolifero che da tempo ormai inquina la scogliera della Giudecca e di conseguenza le acque marine antistanti che la lambiscono?”

E’ il dubbio esposto dal movimento MeetUp di Cefalù che con preoccupazione mette in evidenza il pericolo in cui versa la scogliera del litorale: “E’ noto che gli scogli di tutto il litorale di Cefalù sono di lumachella pertanto la patina nera che li ricopre, come le foto qui allegate documentano, non è il colore naturale della roccia ma sono i depositi del prodotto petrolifero che vi scaricano da molto tempo! Scarichi di canali di scolo dalla fognatura potrebbero essere la concausa dell’evidente stato d’inqu1inamento dei luoghi, ma la presenza di probabile gasolio fa presumere che provenga da una cisterna interrata che rifornisce qualche grosso impianto di riscaldamento.”

“Non è difficile localizzare il serbatoio che li rilascia -si legge ancora nel comunicato- fuoruscendo da una possibile perdita-rottura del contenitore stesso; l’indagine-verifica non risulterebbe essere molto complessa e siamo certi che una risoluzione del problema sarebbe facile, basta prendere atto dello stato dei luoghi, del problema visibile ormai da anni e provvedere d’ufficio da parte degli Organi Competenti! Nella mattinata odierna, un nostro Attivista si è recato presso la locale Autorità Marittima ove ha formalizzato un esposto.”

E conclude: “Il Comandante ha dichiarato che si attiverà per portare a conoscenza dell’accaduto tutti gli organi competenti, Sindaco compreso. Si rimane in attesa dell’avvio delle indagini. Si auspica che quanto qui da noi documentato sia di sprono al Sindaco che, in quanto “tutore della salute pubblica”, prenda adeguati provvedimenti risolutivi perché, oltre all’inquinamento del mare, le esalazioni dei gas dei prodotti petroliferi respirati assiduamente sono pregiudizievoli per la salute di chi li inala quotidianamente, come sono costretti i residenti della Giudecca.”

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