Posteggiatori abusivi, dal Comune proposta di legge

Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha inviato una nota ai presidenti dei  Gruppi parlamentari e ai Presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato con cui ha avanzato una proposta di modifica del Codice della Strada che “permetta alle Forze dell’Ordine e alle Amministrazioni comunali di intervenire con efficacia nel contrasto al fenomeno dei posteggiatori abusivi che, in realtà come quella palermitana, è spesso legato al controllo del territorio e a forme di criminalità organizzata.”

La proposta avanzata dal Sindaco, che è il frutto di un lavoro di analisi di diverse idee avanzate anche da singoli cittadini, comitati ed associazioni e di una valutazione della normativa e della giurisprudenza esistente, è scaturita da un lavoro svolto in questi mesi dal comando della Polizia Municipale e dall’Avvocatura comunale. In sostanza, tramite una modifica all’articolo 7 del Codice, si propone di prevedere che coloro che, già sanzionati una prima volta e diffidati dall’autorità, vengano sorpresi una seconda volta nell’esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore o guardiamacchine, siano puniti, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto da sei mesi ad un anno. Nel caso in cui l’attività abusiva è esercitata con l’impiego di minori, si applica l’arresto da uno a tre anni.”

“La Polizia municpale di Palermo – spiega Orlando – effettua ogni anno migliaia di controlli ed emette centinaia di sanzioni (nel 2016, fino
ad agosto 750 controlli e 271 sanzioni, oltre 2500 controlli dal 2012, ndr) ma di fronte al mancato pagamento delle multe e al reiterarsi dei
reati non ha strumenti legali per agire. Con questa proposta, che è viene formulata anche sulla base di pronunciamenti che vi sono stati da parte della Magistratura anche ai massimi livelli, puntiamo a dotare le nostre città di un nuovo strumento sanzionatorio e deterrente.
Resta immutata – prosegue il sindaco – la necessità che a questo vero e proprio “pizzo di strada” si opponga forte e coesa il rifiuto dei
cittadini. Un percorso di vera e propria crescita culturale, nel quale grande importanza e merito va dato anche a quelle attività di
sensibilizzazione che spesso molti comitati hanno giustamente portato avanti nella nostra città.”

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