Energia elettrica, in arresto consueti trasgressori

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Tra i reati più frequenti commessi nel circondario, i furti di energia elettrica vengono sistematicamente contrastati dal lavoro delle forze dell’ordine e in particolare dai Carabinieri. Solo nell’ultima settimana almeno due i casi conclusi con l’arresto degli efferati. Si tratta per lo più di titolari di esercizi commerciali che tramite l’applicazione di un semplice magnete sul contatore elettrico o escogitano sistemi di esclusione dello stesso riescono ad alterarne la funzione.

I Carabinieri della Stazione di Bagheria hanno constatato un furto di energia elettrica e sono entrati in azione nella mattinata di mercoledì scorso, nel centralissimo Corso Butera, arrestando il titolare di un’importante pescheria, Lo Coco Nicola, bagherese classe 1962. Il classico magnete era stato posizionato, probabilmente da anni, sul contatore ENEL, consentendo un abbattimento dei consumi pari a quasi il 90% a fronte di un ingente consumo reale, dovuto alla costante alimentazione di circa 30 dispositivi elettrici, con un danno complessivo cagionato che, secondo i tecnici dell’ENEL, si aggirerebbe intorno ai 20.000 euro circa. L’arrestato su disposizione dell’Autorità Giudiziaria Termitana è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, venendo tradotto presso quel Tribunale per la celebrazione del processo con rito direttissimo, conclusosi con la convalida dell’arresto e la remissione in libertà in attesa dell’udienza, che sarà celebrata il 28 giugno p.v.

Un simile caso si è verificato a  Misilmeri. Stavolta però il titolare aveva collegato il suo esercizio commerciale alla rete ENEL con un furto energiacomplesso sistema che permetteva a suo piacimento di escludere il contatore dal circuito, per non pagare quanto pattuito. E’ stato accertato che l’autocarrozzeria risultava avere dei consumi particolarmente strani. I militari dell’Arma unitamente ai tecnici verificatori della società Enel avevano infatti registrato dei picchi e dei crolli di consumo e slegati da quelli che sembravano essere i normali orari di un esercizio commerciale. Ad un primo controllo del sistema elettrico tutto era sembrato regolare, ma dopo una ricerca più approfondita è emerso che il contatore non era collegato alla rete ENEL, ma bensì era bypassato attraverso dei cavi che erano stati poi murati e resi invisibili. I tecnici dell’Enel, dopo aver rimosso l’allaccio abusivo, hanno stimato un danno presunto di oltre 40.000 euro, attese anche le ingenti quantità di energia elettrica. Il titolare, B. F. 57enne di Misilmeri, è stato pertanto tratto in arresto con l’accusa  di furto aggravato. L’arresto è stato convalidato dal tribunale di Termini Imerese ed il 57enne rimesso in libertà in attesa del processo.

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