

“Oltre al conferimento su pubblica via – continua il consigliere – che nello scorso anno ha prodotto solo 12 multe (non tenendo neanche in considerazione i rifiuti altamente inquinamenti), sarebbe necessario fare dei controlli per mezzo di fotografie aeree che consentano di avere una visione completa su tutte le discariche di eternit presenti in città”. La Colla tiene a sottolineare poi che “ancora oggi in molte terrazze si trovano coperture e contenitori costruiti con il materiale nocivo ed è risaputo che se questi non vengono dipinti e ben mantenuti possono disperdere fibre nell’aria che – se inalate – sono cancerogene”.
Oltre ai gravi effetti deleteri sulla salute di palermitani e non, per il consigliere in ballo c’è anche l’immagine di Palermo. “Ritrovare le piazze periferiche e non (perché ad esempio piazza Kalsa non è di certo suburbana) con rifiuti di tutti i tipi, eternit compreso – conclude – non dà di certo agli occhi dei turisti una bella visione della città, che appare sporca, degradata e squallida“.