Vince la paura, derby a reti bianche

derby 1Un San Giuliano gremito ha ospitato, nella giornata di ieri, l’attesissimo match di cartello della giornata di Terza categoria, il derby d’alta classifica fra Finale e San Mauro. Altissima la posta in palio, con il Finale ad un passo dalla gloria ed il San Mauro voglioso di rovinargli la festa per mantenere acceso il piccolo lumino di speranza di aggancio in classifica. Alle 14:30, ossia mezz’ora prima dell’inizio del match, gli spalti sono già stracolmi, con le tifoserie che cantano a ritmo di tamburi e trombette per incitare i propri pupilli anche durante il riscaldamento. Le scelte dei due mister disegnano quasi a specchio le due compagini. Classico il 4-4-2 del Finale, con il duo Tumminello-Bonanno che manda Vuono fra i pali; Cammarata, Gatta, Fabio Madonia e Giovanni Tumminello in difesa; Giovanni Solaro, Angelo Solaro, Sandro Tumminello e Marco Martorana a centrocampo; Danilo Martorana e Mastandreo di punta. Mister Glorioso risponde con lo stesso modulo, schierando Corradino in porta; Purpura, Caputo, Martino e Caruso sulla linea difensiva; Mariano Madonia, Fertitta, Nicolosi e Marco Botindari in mediana; Vecchio e Giuseppe Botindari davanti.

derby 3Alle 15 in punto, agli ordini del signor Giuseppe Fazio, il match ha inizio. I primissimi minuti fanno presagire a una partita molto divertente. E’ di Mariano Madonia il primo squillo, l’affondo sulla destra viene infatti fermato in modo falloso su una mattonella interessante, ma il successivo piazzato si conclude con un nulla di fatto. Dall’altra parte è Marco Martorana che sguscia sulla corsia mancina e lascia partire un cross tesissimo sul quale arriva puntuale Mastandrea, che calcia però altissimo da ottima posizione. Lo stesso centravanti locale, pochi minuti dopo, esce dalla gabbia difensiva del San Mauro e prova a sorprendere Corradino con un gran sinistro che esce di poco. La risposta del San Mauro è affidata a Vecchio, che approfitta di una ripartenza micidiale, per saltare in velocità i difensori avversari prima di presentarsi di fronte a Vuono, che esce da campione e intercetta il pallone indirizzato a centro area ad un Giuseppe Botindari che, tutto solo, pregustava già il gol dell’ex. Poco dopo ancora Vecchio semina il panico in mezzo alla difesa, ma giunto al limite dell’area calcia col suo piede debole e manca il bersaglio. A questo punto entra in gioco per entrambe le squadre la paura di perdere, e la partita ne risente a livello tecnico e nervoso. Saranno infatti una quindicina i cartellini estratti dal signor Fazio, che interromperà il gioco quasi ad ogni azione, facendo sì che siano più lunghi i momenti di gioco fermo che di tempo di partita effettivo.

derby 2La ripresa inizia sulla stessa falsariga della seconda parte del primo tempo, tanta tensione e poche occasioni. E’ del Finale quella più pericolosa, con Danilo Martorana che calcia da posizione defilata impegnando Corradino, sulla cui respinta Giovanni Solaro incespica sul pallone mancando il tap in. Successivamente la partita cala ancora di emozioni, con le due squadre che non osano quasi mai la giocata, per paura di risultare decisivi in negativo. Partite del genere possono spesso essere decisi da calcio piazzato, e poco ci manca che Fabio Madonia rispetti la regola, svettando bene ed impattando alla grande uno spiovente dalla destra, ma trovando la fortunosa deviazione di Corradino, che respinge con la nuca. Nel frattempo mister Glorioso sostituisce un positivo Mariano Madonia con Barberi, ma durante il cambio i due mister Glorioso e Bonanno, l’uno per essere entrato in campo, l’altro per una leggera protesta, vengono allontanati dal direttore di gara. La svolta può arrivare quando l’acciaccato Purpura, già ammonito, ferma una pericolosissima e rapida manovra offensiva del Finale, spendendo il fallo che gli costa la doppia ammonizione. Il San Mauro corre subito ai ripari, inserendo Pepe per Giuseppe Botindari, e ridisegnando una line difensiva che vede da qualche minuto anche Zito al posto dell’infortunato Caruso. Nel Finale gli stremati Marco Martorana e Mastandrea lasciano il posto a due ex molto ben voluti dal popolo verde-nero, Turi Martorana e Santo Bonomo. L’ultima carta di mister Tumminello è Lombardo, che sostituisce Giovanni Solaro. Il Finale prova, senza realmente rendersi mai pericoloso, l’ultimo disperato assalto al fortino maurino, ma nei 4 minuti di recupero concessi dal signor Fazio si gioca ben poco, anche a causa della seconda parapiglia che vede sventolare al direttore di gara ben tre cartellini rossi a discapito di Angelo Fertitta, Giovanni Tumminello e Roberto Cammarata. Il match termina così sullo 0 a 0. Un pareggio che in fin dei conti accontenta entrambe le squadra. Al Finale infatti servirà un punto nelle ultime due partite (a Castel di Lucio e in casa contro il Tusa) per festeggiare la vittoria del campionato, mentre il San Mauro mette su un altro prezioso mattoncino verso la corsa al secondo posto.

In mezzo ad una partita poco nobile a livello tecnico, a spiccare in modo particolare sono stati Caputo e Martino, bravi a limitare gli attaccanti del Finale, e Angelo Solaro, dominatore assoluto del centrocampo. A discapito dei tanti cartellini, che potrebbero far pensare ad una partita “cattiva” e del gioco chiaramente limitato dall’alta posta in palio, si è assistito ad una festa di sport vinta da un grande pubblico, che non ha smesso di farsi sentire per tutti i 90 minuti, e dal rispetto fra i contendenti, che dopo la battaglia sportiva hanno dato vita al consueto terzo tempo.

Per il San Mauro l’appuntamento è fra sei giorni, quando al Sant’Ippolito arriverà l’Acquedolci per il recupero della gara rinviata per vento. Il Finale invece, dopo la sosta, avrà a disposizione il secondo match ball per dar via alla festa.

Angelo Giordano & Sofia D’Arrigo

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