Commerciante col “pollice verde”, piantagione di cannabis in casa

piantagione di cannabisE’ avvenuto nel week-end a Palermo, quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia San Lorenzo, nell’ambito di una operazione antidroga, hanno avuto fondati motivi di ritenere che Antonino Troia nato a Palermo classe 1966, commerciante, potesse coltivare piante di cannabis indica all’interno di un appartamento nella sua disponibilità, ubicato all’interno di un condominio.

Tenendo conto del fatto che l’uomo  gestisce insieme un’attività commerciale denominata “GROW SHOP” destinata proprio alla vendita di prodotti per la coltivazione della cannabis, sono stati espletati dei servizi di osservazione e pedinamento per monitorare gli spostamenti dell’interessato, verificando come lo stesso, dopo la chiusura dell’esercizio commerciale, si recasse presso il condominio.

Gli investigatori si sono quindi recati all’esercizio commerciale prelevando il titolare per condurlo all’appartamento oggetto d’0ndagine. Lungo il tragitto, nonostante l’esplicita richiesta, il 49 enne ha dichiarato di abitare in altro luogo della città e di non avere disponibilità di altri appartamenti, per poi però dichiarare di avere la disponibilità di un appartamento, all’interno del quale coltivava piante di cannabis.

Si trattava di un appartamento utilizzato esclusivamente per la coltivazione delle piante di cannabis, della presenza di numerosi vasi inutilizzati ed a decine di bombolette spray deodoranti, condizionatori e deumidificatori in disuso, individuavano un’intera stanza destinata a serra per la coltivazione delle piante di cannabis in vasi, caratterizzata da un impianto di riscaldamento, illuminazione, deumidificazione e ventilazione. L’imponente sistema di illuminazione artificiale, necessario alla coltivazione, era abusivamente allacciato alla rete elettrica, come attestato dai tecnici dell’Enel.

La perquisizione locale, dava modo di rinvenire e di sottoporre contestualmente a sequestro penale 90 piante di cannabis, alte tutte circa 70 cm, coltivate in vasi. Queste, previa estirpazione dai vasi, venivano sequestrate e 5 di queste consegnate al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo per i necessari accertamenti; le restanti piante sono state custodite, in attesa del provvedimento che ne autorizza la distruzione. L’appartamento è stato sottoposto a sequestro penale, poiché interamente impiegato alla coltivazione della cannabis ove sono custoditi tutti gli strumenti e gli oggetti utilizzati per la coltivazione.

Per questi motivi l’uomo è stato tratto in arresto con l’accusa di furto aggravato, coltivazione e produzione di sostanza stupefacente. La competente Autorità Giudiziaria disponeva nei confronti dell’interessato, la misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dinanzi al Tribunale di Palermo che sarà eseguita nella giornata di domani.

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