Maxi sequestro ittico: sanzionato esercito di ambulanti abusivi

Maxi sequestro di prodotto ittico da parte del personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Palermo nell’ambito di un operazione mirata al controllo sulla filiera della pesca con particolare riferimento al commercio illegale di prodotti ittici, alla pesca illegale di pesce spada in periodo di fermo biologico e di contrasto alla detenzione, trasporto e commercializzazione di specie vietate e sottomisura. In tale contesto sono stati effettuati controlli nella città di Palermo e nelle località dell’hinterland palermitano, con particolare riferimento alla città di Bagheria ed alle borgate marinare di Sferracavallo e Mondello. Sotto la lente di ingrandimento sono finite le pescherie cittadine le quali sono risultate in regola sia dal punto di vista delle nuove norme sull’etichettatura dei prodotti ittici sfusi (obbligo di inserimento dell’attrezzo usato per la pesca) sia dal punto di vista della tracciabilità. In particolare, nella città di Bagheria, sono state controllate 7 pescherie (via consolare, via certosa, corso Butera, via libertà, corso Umberto I) le quali erano perfettamente in regola per quanto concerne il rispetto della normativa vigente in materia di filiera della pesca. A tutela dei consumatori ed anche degli esercizi commerciali che lavorano nell’alveo della legalità sono stati invece fermati n. 15 ambulanti che commercializzavano prodotto ittico in forma abusiva ed illegale. In particolare sono stati sottoposti a controllo: – 4 ambulanti a Bagheria (2 in via Paolo Borsellino, via Mattarella e via Lanza) – 3 ambulanti a Palermo in via Tommaso Natale – 1 ambulante a Partanna Mondello in via Galatea – 1 ambulante a Sferracavallo in via Sferracavallo – 1 ambulante nella rotonda tra viale olimpo e via venere – 5 ambulanti a Palermo in via di marco, via Ammiraglio Rizzo, via autonomia siciliana, via la marmora angolo via Sampolo ed in via Giacomo Cusmano; Nei confronti dei predetti ambulanti sono state elevate: – n. 10 sanzioni amministrative da 1500 euro cadauno per violazione delle norme sulla rintracciabilità dei prodotti ittici: – n. 2 sanzioni da 4.000 euro cadauno per vendita di pesce spada in periodo di fermo biologico (valido fino al 30 novembre); – m. 1 sanzione da 4.000 euro per detenzione e vendita di tonno rosso in mancanza di permesso speciale; – n. 1 sanzione da 4.000 euro per detenzione e vendita di ricci di mare (391 esemplari vivi rigettati in mare in area marina protetta). – N. 1 denuncia all’Autorità Giudiziaria per vendita di prodotto ittico in precarie condizioni igieniche ed in cattivo stato di conservazione. Sequestrati complessivamente oltre 600 kg di prodotto ittico vario ed elevate sanzioni amministrative per 31.000 euro. Il prodotto ittico è stato dichiarato non idoneo al consumo alimentare umano dal competente servizio veterinario dell’ASP e quindi avviato alla distruzione. Gli esemplari di pesca spada ed il tonno sono stati giudicati idonei e devoluti in beneficenza ad istituti religiosi caritatevoli.

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