A Cefalù c’è un sindaco che dirama comunicati a singhiozzo

strumenti4Ieri sera intorno alle ore 11 la nostra redazione ha ricevuto da parte del gabinetto del sindaco un comunicato che non abbiamo capito se voleva essere o meno una risposta ai nostri articoli riguardanti il ritrovamento di alcuni strumenti musicali presso i locali del vecchio tribunale. Non abbiamo proprio compreso infatti se tale nota voleva essere una risposta, perchè sia giunta alla nostra redazione con diverse ore di ritardo rispetto alla pubblicazione della stessa presso altri organi di informazione locale. E’ difficile inoltre da comprendere il significato della stessa nota, in cui si fa riferimento ai social media definendoli “cortile”, quello stesso “cortile” che il primo cittadino paga per ottenere maggiore visibilità.

Infine prima di pubblicare integralmente la nota vorremmo che il il sindaco ci spiegasse cosa rappresenta per lui “notizia” e cosa invece no; per noi infatti l’aver rinvenuto una sorta di “sala prove” all’interno dei locali comunali dell’ex tribunale risulta esserlo. Ci fa piacere naturalmente che il sindaco nel rispetto delle regole abbia fornito ad una o più associazioni locali pubblici affinchè talentuosi musicisti potessero liberamente dare sfogo alle loro capacità artistiche. E naturalmente non sta a noi dover accertare se in questa, od in altre assegnazioni – perchè sappiamo che altre ne sono state fatte – si siano rispettate le regole.

La nostra redazione continuerà ad informare i cittadini in nome della verità.

Si riporta di seguito la nota del primo cittadino.

Da qualche tempo c’è chi, nell’inutile tentativo di alzare polveroni che accechino la vista dei cittadini, usa facebook come strumento per dare sfogo a rancori personali o ad attacchi politici di basso livello e chi, fungendo da megafono, attribuisce la dignità di notizia ( che invece per essere tale dovrebbe avere il requisito della completezza e contenere i necessari riscontri ) a tutto il ” cortile mediatico” presente sui social.
Con questo meccanismo si creano improbabili scoop e si confezionano falsi misteri con il tentativo malcelato di indurre i cittadini a giocare al gioco del ” trova il colpevole”. Inoltre, per rendere più agevole il compito si disseminano sul luogo del presunto ” delitto” falsi indizi che conducono dritti dritti al colpevole che, manco a dirlo, è sempre l’Amministrazione comunale.
In questo contesto è da iscriversi l’ultima puntata di questo ” gioco” che stavolta ha per titolo : ” il mistero degli strumenti musicali”.
Anche in questo caso ‘l’arcano’ sarebbe stato presto risolto se si fosse riportato quanto più volte pubblicamente affermato dal sottoscritto, alla luce del sole, assumendosi le proprie responsabilità con la coscienza pulita delle persone oneste.
Sarebbe bastato, per esempio, dare conto del fatto che il sottoscritto alcuni mesi fa, rispondendo in Consiglio Comunale, in pubblica seduta , ad una interrogazione avanzata da un consigliere comunale sulla possibilità per le associazioni o gruppi artistici cittadini di utilizzare temporaneamente parte dei locali dell’ex tribunale (che attualmente sono vuoti ma che presto ospiteranno la Polizia Municipale e la Caserma della Finanza) come luogo di incontro per le loro attività sociali, ebbe a dire che: ” i locali comunali che attualmente sono liberi come pure le stesse sale del Comune di Cefalù, al di fuori delle attività istituzionali, sono a disposizione di tutte le associazioni che chiedano di poterli utilizzare come luogo di riunione o di prova per le loro attività sociali”. Questo in considerazione del fatto che ” le associazioni e i gruppi artistici e di volontariato presenti in città svolgono una funzione che rientra nell’ambito dell’interesse pubblico perché non hanno alcuno scopo lucrativo”.
In quell’occasione aggiunsi anche che se avessimo la possibilità sarebbe giusto che l’Amministrazione desse un contributo economico a queste realtà che spesso sono costrette a sobbarcarsi costi proibitivi per gli affitti dei locali. Visto che il dissesto finanziario, a cui anni di mal governo ci hanno ridotto,non ci consente di fare questo, mi sembra DOVEROSO concedere a TUTTE le realtà sociali che lo chiedano l’uso dei locali comunali attualmente disponibili, purché in maniera non esclusiva, per dare a tutti la possibilità di beneficiarne, perché il COMUNE E’ LA CASA DI TUTTI I CITTADINI.
Questo ho detto e questo continuo a fare e a pensare e se qualcuno, per questo, volesse denunciarmi faccia pure, sono certo che i giudici sapranno ben distinguere il perseguimento dell’interesse pubblico dalle esigenze di visibilità e di contrapposizione politica da parte di chi, in passato, ha amministrato allegramente le finanze comunali, ovvero i soldi di tutti i cittadini di Cefalù.

Il sindaco
Rosario Lapunzina

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