Sono finiti in manette in sei a Palermo, tutti egiziani, ritenuti gli scafisti di una imbarcazione carica di migranti che pochi giorni fa era stata tratta in salvo mentre andava alla deriva in acque internazionali. E a permettere la loro individuazione alle forze dell’ordine in tempi così rapidi sarebbero stati proprio i disperati che stavano trasportando a centinaia, e che li hanno subito denunciati alle autorità una volta giunti in porto.
I migranti hanno raccontato anche delle pessime condizioni in cui si è svolta la traversata, gestita in maniera crudele dai sei ora in manette: donne e bambini secondo i loro racconti sarebbero stati chiusi a chiave sotto coperta e liberati solo a seguito di pagamento di una sorta di riscatto da parte dei familiari presenti sull’imbarcazione.
Sulla carretta del mare partita dall’Egitto erano presenti 430 migranti, fatti sbarcare alcuni a Palermo e i restanti a Taranto.