Riceviamo e pubblichiamo il resoconto di un visitatore che si è trovato a Cefalù per la tre giorni legata al mare e al Club dei Borghi più belli d’Italia
Venerdì 5 giugno, a spasso con la famiglia, trovo in piazza Diaz la banda musicale pronta a
sfilare. Chiedo il motivo e mi viene indicata una locandina sulla palizzata di via Cavour. Scopro così che dal 5 al 7 Cefalù sarà palcoscenico per la IV edizione della Regata velica dei Borghi più belli d’Italia.
Annoto date e orari degli appuntamenti che mi interessano. Un conoscente al bar mi dice che si tratta di un evento molto importante per cui la Giunta comunale ha impegnato tremila euro della tassa di soggiorno.
Mi aspetto quindi di vedere un paese pulito e ordinato, tirato a lucido per l’occasione e invece trovo sempre le stesse cose: nonostante il vigile in piazza Diaz, auto e scooter passano nella zona a traffico limitato con la banda musicale che sta sfilando tra i turisti, pochi in verità; via Matteotti è piena di auto parcheggiate che intralciano i passanti. Via Vittorio Emanuele è anche peggio: qui auto e scooter arrivano da tutte le parti; gli scooter anche in controsenso. In piazza Colombo assistiamo alla cerimonia dell’alzabandiera e ascoltiamo l’inno di Mameli, disturbato purtroppo dai rumori del palco in allestimento e delle immancabili auto che escono dal centro storico. Arriva anche un furgoncino della spazzatura e un operaio comincia a caricare sacchi in mezzo a quelle poche persone che passeggiano, alcune delle quali stanno gustando i cibi proposti dagli espositori della fiera. La fiera è infatti già aperta al pubblico ma non tutti gli stand sono pronti: a terra accanto al marciapiedi giacciono pali e teli, bisogna stare attenti a non inciamparvi. La degustazione di pesce offerta dopo la cerimonia è apprezzata dai presenti, pochi però i turisti. Riusciamo a vedere la prima parte dello spettacolo folk delle 19 ma una leggera pioggia ci fa scappare a casa.
Alle 22,00 raggiungo con un’altra coppia di amici il locale sul lungomare dove secondo la locandina ci sarà un Regata party, ma trovo chiuso.
La mattina seguente, sabato sei giugno ,è il giorno della Regata. L’arrivo delle barche è previsto alle 16 circa, ma dalle 14 in poi la locandina ufficiale riporta il passaggio del XXV Giro di Sicilia di auto storiche. Attendo un’ora invano con i miei figli in piazza Duomo poi vengo a sapere che data e orario della locandina sono sbagliati: le auto storiche passeranno domenica. Eppure la locandina affissa su una vetrata della casa comunale parla chiaro: passaggio auto storiche sabato sei giugno dalle 14 alle 16.
Deluso porto i miei figli al molo e da qui ammiriamo le barche a vela che arrivano nel piccolo golfo: panorama fantastico ma non c’è altro, neanche spettatori. Mi colpisce il contrasto tra la bellezza della scogliera e i vespasiani a cielo aperto dietro il muro del molo.
Annoiati ci dirigiamo di nuovo in piazza Duomo per il passaggio della tradizionale Fruottula e la benedizione del pane. Di nuovo la noia assale i miei bimbi per la lunga attesa: il ritardo è causato da un matrimonio in Cattedrale che non permette la benedizione del pane. Ho tutto il tempo per ammirare da vicino i carri infiorati e notare quattro auto parcheggiate nell’area pedonale della piazza che ostacolano il passaggio dei carri, ma soprattutto rovinano lo scenario per una bella tradizione popolare. Il vigile dice che si tratta di auto dei parenti degli sposi. I fili elettrici volanti dai bar ai tavolini sono un altro elemento che mortifica la bellezza di piazza Duomo.
Vista sfilare la Fruottula e avuto in dono il pane benedetto torniamo alla fiera e qui finalmente vediamo molti visitatori affollarsi in un punto e capisco subito il perché: degustazione gratis offerta dall’Istituto Alberghiero di Cefalù. Momento gradevole.
Alcuni stand che dovrebbero presentare i comuni siciliani del Club dei borghi (tra cui Montalbano Elicona eletto da
poco Borgo più bello d’Italia) sono chiusi anche oggi, altri presentano solo un tavolo con alcuni depliant illustrati.
Un gruppo folk allieta i presenti con il ballo della cordella. Gli stand di prodotti siciliani sono pochi ma invitanti: birra artigianale, salumi e formaggi, pistacchio di Bronte, altra frutta secca e torrone.
Ammiriamo un tramonto bellissimo, ma mi rattrista vedere la spazzatura sulla spiaggia e notare che sulla stessa manchino appositi cestini per i rifiuti. Almeno in questa occasione mi sarei aspettato pulizia straordinaria e grande attenzione al decoro e invece trovo anche un tombino con la grata rotta ricoperta da tre vecchie tavolette di legno e un segnale di obbligo
posto sopra, a segnalare il pericolo.
Domenica mattina assisto, sempre con i miei bambini, alla partenza della passeggiata velica dal lungomare e meno male che c’è la sorpresa delle esibizioni aeree, che non ho letto in locandina, altrimenti sarebbe stata un’altra delusione.
Finalmente domenica posso ammirare le auto d’epoca che passano su Corso Ruggero all’ora di pranzo. Pochissima gente ad assistere, caldo e orario non invogliano a restare in piazza Duomo. Nel pomeriggio vado con i bambini alla Corte delle stelle per farli giocare al laboratorio “I colori del mare” così come indicato in locandina per le ore 16, ma non trovo nulla. Si trovano sul lungomare, i miei figli si rifiutano di andare e torniamo a casa. In serata assisto alla performance dei Lassatiliabballari, gruppo che propone musica etnicopopolare, una delle poche cose che mi è piaciuta in questi tre giorni dedicati alla IV Regata velica dei borghi più belli d’Italia. Tutto mi è parso approssimativo e male organizzato. Peccato un’altra occasione persa.