Continuano gli arresti per furto di energia elettrica

Si susseguono gli arresti per furto di energia elettrica, in particolare nella zona di Termini Imerese e Palermo. Proprio ieri Carabinieri della Compagnia di Termini hanno tratto in arresto un 4o enne. Nel corso di un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione di questo genere di reati, i militari hanno notato nella locale Contrada Scialandro  un’abitazione con diverse luci accese ma nella nicchia ubicata sul muro di recinzione mancava il misuratore della energia elettrica.

Il padrone di casa, interpellato dai Carabinieri,  ha riferito di non essere titolare di alcun contratto di fornitura per l’erogazione di energia elettrica. Il personale specializzato della Compagnia Enel Distribuzione ha accertato che l’abitazione in questione era alimentata da un allaccio abusivo diretto sulla rete Enel realizzato mediante il collegamento di nr. 2 conduttori da 10 mmq collegati direttamente alla predetta rete, tramite un piccolo scavo nel terreno. Considerato che l’abitazione si estende per circa 100 mq e presenta diversi elettrodomestici, il danno che i tecnici hanno stimato si aggira attorno ai 20.000 euro circa. Si è quindi proceduto pertanto alla rimozione ed al contestuale sequestro  dei cavi elettrici nonché alla messa in sicurezza dell’impianto. Stante la flagranza del reato il 40 enne è stati condotto in Caserma e dichiarato in stato di arresto. Dopo la convalida dell’arresto l’uomo è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo hanno invece tratto in arresto con l’accusa di furto di energia elettrica, il titolare di una pescheria in via Messina Marine, nato a Palermo classe 1967. A seguito del controllo effettuato dai militari con il supporto di tecnici verificatori della società, è emerso che l’uomo aveva realizzato un allaccio abusivo alla rete ENEL, in modo da alimentare una cella frigorifera di grosse dimensioni nel deposito della pescheria. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato tratto in arresto e tradotto presso il Tribunale di Palermo dove è stato giudicato con il rito direttissimo a seguito del quale, dopo la convalida dell’arresto è stato rimesso in libertà.

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