Castellana Sicula: finisce in cella anche il terzo rapinatore della Banca di Credito

Molto simili al trio di rapinatori conosciuti nei fumetti come “banda Bassotti” i volti coinvolti nelle vicende che hanno interessato Castellana Sicula nell’ultimo anno. E’ finito in arresto con l’accusa di rapina aggravata anche il terzo componente del gruppetto di malfattori artefici di ben due rapine presso la Banca di Credito Cooperativo: G.G., classe 1993 e residente a Palermo. I coetanei complici M.G. e C.L. erano già stati arrestati dai Carabinieri nel novembre 2014 e sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

 

In particolare questi rapinatori in trasferta, il primo colpo lo avevano portato a segno il giorno 17 luglio 2014 quando, penetrati nell’istituto bancario, avevano scavalcato il bancone e dopo aver minacciato le impiegate senza l’uso delle armi, si erano fatti consegnare il denaro custodito nella cassaforte per un importo complessivo di euro 68.900; subito dopo erano fuggiti a piedi, raggiungendo certamente qualche autovettura parcheggiata in zona per la fuga.

La seconda rapina era stata consumata a settembre 2014, con lo stesso “modus operandi”, ma il colpo aveva fruttato molto meno (soli  1.500 euro); in quell’occasione si erano allontanati a forte velocità, ijn direzione Palermo, a bordo di un’autovettura Audi TT con targa risultata successivamente oggetto di furto; al riguardo le attività di polizia giudiziaria hanno consentito di verificare che alla guida dell’auto Audi TT vi era proprio G. G.

Le indagini, svolte dai Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana anche attraverso l’analisi e la comparazione dei filmati rilevati dai sistemi di videosorveglianza della banca assaltata e grazie alla collaborazione del personale del R.I.S. di Messina, hanno consentito di identificare i rapinatori e di raccogliere nei loro confronti un solido quadro indiziario, in ordine alla commissione delle due rapine attuate con modalità simili presso lo stesso istituto di credito di Castellana Sicula.

A tradire l’addetto alla fuga un’attività d’indagine eseguita sul social network “Facebook” dove, sui profili personali di alcuni soggetti, è stata evidenziata la presenza di un tatuaggio sul dorso della mano destra di uno di essi, raffigurante una “rosa spina”; al riguardo, questo importante elemento investigativo, fin dai primi accertamenti, trovava una singolare analogia con uno degli autori della rapina del 26.09.2014, poiché, durante le fasi dell’azionFoto nr. 1 CC Petralia Sottanae delittuosa, le telecamere di videosorveglianza dell’Istituto di Credito lo avevano ripreso con il polso e la mano destra fasciata, cosa tra l’altra riferita dalle stesse impiegate della banca.

Le perquisizioni domiciliari eseguite il 07.11.2014 a casa degli interessati (M.G e C.L.) consentivano agli investigatori di rinvenire gli abbigliamenti indossati dai malviventi al momento delle rapine, che sono stati recuperati e posti sotto sequestro.

Mentre nel corso dell’odierna operazione è stata rinvenuta a Palermo, in un magazzino di pertinenza di G.G. l’autovettura Audi TT, utilizzata dai malviventi nella fuga del colpo di giorno 26 settembre 2014, posta sotto sequestro.

Si è conclusa così la striscia narrativa di un’isolita “Banda Bassotti”.

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