Università, dipendenti accedono al sistema informatico e caricano materie mai sostenute

Approfondite indagini dei finanzieri di Catania hanno fatto luce sulla vicenda “Lauree false” risalenti ai mesi di ottobre e dicembre 2013, per le quali sono state applicate misure cautelari nei confronti di due dipendenti dell’Università di Catania nella giornata del 29 aprile 2015. Sono stati Caruso Giovanbattista Luigi e Sessa Giuseppe, impiegati presso la facoltà di medicina, tratti in giudizio per reati di falso in atto pubblico, corruzione e accesso abusivo al sistema informatico. I due infatti, unitamente a due studenti della facoltà di medicina, beneficiari per così dire del reato, avevano falsificato la documentazione universitaria e inserito fraudolentemente nell’archivio informatico dell’Ateneo la registrazione di materie di cui non era mai stato sostenuto il relativo esame  (accertando la avvenuta registrazione di 20 esami complessivi, 19 per uno studente ed 1 per l’altro, di fatto mai effettuati, in cambio di somme di denaro e altre utilità e consentendo ad uno degli studenti di conseguire la laurea in medicina e dunque il possibile accesso alla professione medica). All’esito del giudizio abbreviato il Gup ha condannato Caruso Giovanbattista Luigi alla pena di anni 6 e mesi 8 di reclusione e Sessa Giuseppe alla pena di anni 5 e mesi otto di reclusione per i delitti agli stessi ascritti (ad eccezione del delitto di accesso abusivo a sistema informatico, dal quale sono stati assolti con la formula “il fatto non sussiste”). Il Gup ha altresì dichiarato i predetti imputati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e dichiarato estinto il rapporto di impiego dei predetti con l’Amministrazione di appartenenza.

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