Sequestro beni al direttore dell’Asp, On. Ribaudo: “L’azione di Candela non è credibile”

“Apprendo dalla stampa del sequestro di beni ai danni del direttore dei veterinari dell’Asp di Palermo. L’indagine si basa su dei controlli irregolari su carni infette e rapporti con boss. Nel registro degli indagati sono finiti anche altri dirigenti dell’Asp, funzionari ed imprenditori del settore alimentare.” Lo scrive in una nota il deputato del Pd Franco Ribaudo. “L’azione di Candela – aggiunge – oggi non è credibile. Dispiace che il direttore generale dell’Asp Antonio Candela si attivi solo adesso, il giorno dopo il sequestro dei beni, per nominare legali e preannunciare provvedimenti. Lo scorso ottobre, infatti, presentai un’interrogazione al ministro della salute per segnalare dei casi analoghi, lamentando al Governo la totale assenza di provvedimenti da parte della direzione aziendale dell’ASP di Palermo nei confronti degli indagati. Nell’interrogazione si faceva riferimento alla notizia di una corposa indagine della magistratura inquirente sul dipartimento di prevenzione veterinario dell’ASP di Palermo, con gravissime ipotesi di reato nei confronti di dirigenti e tecnici. Bisogna – conclude – che l’azione politica intervenga prima dell’operato della magistratura, agendo anche in via precauzionale e allo scopo di tutelare gli interessi per la salute dei cittadini consumatori, degli allevatori ed il buon nome della pubblica amministrazione.”

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