Sciolto lo staff dell’ufficio del sindaco Burrafato, Alberto Cilfone ci spiega perché

 

Con la rielezione di Totò Burrafato a sindaco di Termini Imerese e, in attesa di costituire la nuova Giunta comunale, è stato costituito con delibera del 7 agosto 2014 un Ufficio Staff del sindaco.

Si è trattato di un incarico conferito a tempo, a Giuseppe Falgarini, ex dipendente comunale e ad Alberto Cilfone coordinatore della lista Termini Insieme, rispettivamente il primo come coordinatore dell’aspetto tecnico e il secondo come coordinatore di quello politico. L’intento è stato quello di far fronte alle necessità dell’attività amministrativa in attesa del completamento della nuova Giunta, ma sottolinea Cilfone – “tale collaborazione è stata del tutto gratuita”.

Di fatto il provvedimento adottato dall’allora segretario generale, Raimondo Liotta prevedeva che il personale di staff venisse retribuito. Nelle settimane scorse, nell’ambito di un Consiglio comunale il consigliere comunale Claudio Merlino (Vivere Termini) ha sollevato la questione della legittimità dell’atto, per il quale è prevista una retribuzione in favore di coloro che svolgevano la collaborazione.  L’illegittimità è stata verificata e confermata da un parere della Corte dei Conti emesso in casi analoghi. A seguito di questa vicenda è stata predisposta una delibera di revoca, che è stata approvata immediatamente dopo la nomina definitiva della giunta comunale. Senza la completa composizione di tale organo infatti, (quattro assessori e il sindaco) l’atto di revoca non avrebbe potuto essere approvato, trattandosi di atto ordinario.

“Dedicare tutta questa attenzione e scatenare una polemica su questo caso – ha sottolineato Alberto Cilfone – in cui – precisa – la collaborazione si svolgeva gratuitamente, lascerebbe pensare che a Termini Imerese non ci siano grandi problemi. Ma poiché, non è così ritengo – ha concluso Cilfone – che si è persa un’occasione per contribuire insieme e fattivamente al bene della nostra Città”.

 

Aurora Rainieri

 

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