Continua la battaglia del Comitato Pendolari di Sicilia nel rendere il proprio servizio di denuncia contro una Trenitalia che non riesce a battere il nemico “ritardo”. Questa volta il Comitato rende pubblici i dati sconcertanti riguardanti il treno 3833, il più importante in circolazione nella sua tratta che parte da Messina alle ore 5.00 e prevede l’arrivo a Palermo alle ore 8.00, fondamentale dunque per numero di passeggeri trasportati e per orario. Nel mese di Ottobre e nei primi 6 giorni di Novembre, considerando solo i giorni lavorativi da lunedì a venerdì, ha accumulato
la bellezza di 594 minuti di ritardo, cioè quasi 10 ore!
Nel sottolineare la gravità del disservizio, il presidente del comitato Giacomo Fazio ha dichiarato: “Ricordiamo che si tratta di ritardati arrivi sul posto di lavoro, da recuperare: di tempo tolto agli affetti familiari e alla propria vita; ritardati gli arrivi a scuola, all’Università, visite mediche saltate, aerei persi.” Sempre aspra la polemica nei confronti delle autorità competenti che rispondono in maniera assolutamente silente alla domanda “chi rimborserà queste ore?”. Continua Fazio: “Chiediamo che l’Autorità Nazionale di regolazione ai Trasporti, la Procura della Corte dei Conti e la Magistratura facciano chiarezza su quanto sta accadendo sulle strade ferrate in Sicilia. Inoltre è opportuno che l’AD di Trenitalia Dott. Michele Elia e il Presidente di RFI Dario Lo Bosco intervengano nella giusta ripartizione dei premi ai Dirigenti Trenitalia ed RFI siciliani.”
Sofia D’Arrigo