Palermo, contrasto agli stupefacenti. Due arresti dai carabinieri che scoprono piantagione indoor

E’ il risultato di un servizio antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Palermo Piazza Verdi in zona “Ballarò”.

Ieri pomeriggio i  militari del Nucleo Operativo, appostatisi abiti civili in via Casa Professa, luogo abitualmente frequentato da spacciatori e tossicodipendenti, notavano POZZI Saverio palermitano classe 1978, noto agli operanti, fermo con fare sospetto.

Dopo pochi minuti di attesa, al POZZI si avvicinava un giovane con cui scambiava poche parole. Dopo essersi guardato attorno, il pusher, sicuro di non esser visto, si avvicinava a delle cassette di plastica, prelevando qualcosa da un involucro di colore bianco, che tornava ad occultare tra le cassette.

A quel punto, il POZZI consegnava l’involucro appena prelevato in cambio di alcune banconote, ed a quel punto i Carabinieri decidevano di intervenire riuscendo a fermare il POZZI, mentre l’acquirente riusciva a darsi alla fuga facendo perdere le proprie tracce.

A seguito della perquisizione locale, gli uomini dell’Arma rinvenivano e sequestravano un pacchetto di sigarette contenente 29 dosi di eroina, per un peso complessivo di circa 8 grammi, nascosto tra le cassette di plastica, da dove poco prima era stato notato prelevare la dose appena venduta. Indosso all’uomo venivano rinvenute altre due dosi di eroina per un peso complessivo di 1 grammo, la somma di € 23,85 provento dell’attività di spaccio ed un coltello a serramanico lungo 16 cm, con evidenti tracce di residui di eroina.

Alla luce di quanto rinvenuto, i Carabinieri decidevano di estendere la perquisizione al domicilio del POZZI, in via Rosario Gregorio dove veniva trovato un bilancino digitale di precisione.

Nel corso delle operazioni, l’attenzione dei Carabinieri veniva attirata da una piccola finestra prospiciente il terrazzo dell’abitazione del controllato, da cui si sentiva provenire un forte odore di marijuana. Un militare riuscito ad accedere riusciva ad individuare un impianto di areazione tipico delle piantagioni indoor di canapa indica.

In pochi minuti, i Carabinieri riuscivano a risalire ad S.g. palermitano 1991, affittuario dell’appartamento in questione, che veniva fermato a piedi mentre faceva rientro nell’edificio. Quest’ultimo conduceva i militari all’interno dell’abitazione, dove aveva trasformato la stanza sul soppalco in una piantagione indoor con le pareti tappezzate dall’alluminio riflettente. Una serra completa di tutto: sistema di illuminazione con temporizzatori,  lampade alogene collegate ognuna ad un reattore, termostato digitale, ventilatori e motori di aerazione ognuno collegati a dei tubi di alluminio telescopici, 15 flaconi di varie marche di fertilizzanti, scolino per la resina della marijuana, bilancino digitale di precisione. Al centro della stanza 20 vasi di plastica contenenti altrettante piante di cannabis indica.

Giunta sul posto una squadra di verificatori dell’E.N.E.L. veniva constato che parte dell’abitazione, in particolare quella relativa alla stanza adibita alla piantagione era alimentata attraverso un allaccio abusivo.

Tutta la sostanza stupefacente sottoposta a sequestro è stata consegnata al L.A.S.S. (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo per le analisi qualitative e quantitative.

POZZI Saverio veniva tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti mentre S. g.per coltivazione di sostanza stupefacente del tipo marijuana e furto aggravato di energia elettrica.

Entrambi su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati tradotti nella mattinata odierna presso il Tribunale di Palermo dove sono stati giudicati con il rito direttissimo a seguito del quale POZZI è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari mentre S. g. è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

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