A Cefalù anche i pass fanno acqua: la città torna a spaccarsi su un altro tema

La volontà dell’Amministrazione comunale di istituire gli otto pass ha suscitato il malcontento di parte della cittadinanza. I cefaludesi infatti si sono sentiti completamente esclusi da una decisione che li riguarda da sostavicino, in quanto i problemi della viabilità e dei parcheggi sono fra i temi più sentiti dai residenti.
La giunta comunale ha deciso, avendone la possibilità, di non coinvolgere né la cittadinanza né l’organo consiliare decidendo di agire in maniera totalmente autonoma e senza alcun filo conduttore con le istanze presenti sul territorio. Una scelta che stupisce se si pensa che l’attuale amministrazione rappresenta solo un terzo degli elettori cefaludesi e non gode neanche di una maggioranza in consiglio comunale. Da qui lo scontento per una scelta che pare essere imposta dall’alto. Ed è così che le critiche da parte dei cittadini arrivano puntuali: “trovo giusto che chi abita per esempio in via Bordonaro entri da via Candeloro e così via, anche un pass per scarico e carico merci, troverei giusto dare un pass  per chi abita fuori dal centro storico per potere parcheggiare e dare a tutti i B&B, hotel affittacamere un permesso per fare scaricare le valige ai turisti senza dovergli fare lasciare la macchina al porto o comunque fuori dal centro e portarsi a piedi (in assenza di altri mezzi) le valige sotto il sole cocente d’estate” ha dichiarato un nostro lettore.
O ancora si sono levate critiche sul numero troppo esagerato di pass o sul fatto che sia stato istituito un pass anche per i ciclomotori. Una scelta dell’amministrazione – quella di operare senza concertare con i cittadini – che fa storcere il naso anche riguardo ad altre tematiche, ad esempio quella riguardante i disservizi idrici. Molti fra i cittadini infatti si sono mostrati contrariati riguardo la scelta del Primo cittadino di dichiarare guerra a Sorgenti Presidiana. Tale gestione della vicenda, secondo alcuni, sarebbe la concausa dei disagi vissuti dai cittadini e provocati da una diminuzione dell’erogazione di acqua. A volte potrebbe sembrare che i disservizi siano causati da improvvisazione, poca esperienza e prevaricazione che provano a sostituirsi all’esperienza dei tecnici. Una città, quella di Cefalù, che inizia il 2014 sotto le nuvole del malcontento e dell’insofferenza.

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