Un miraggio chiamato Santa Barbara

E’ trascorso circa un anno da quando alcuni collaboratori di Cefaluweb si recarono presso lo stadio comunale di Santa Barbara per constatarne lo stato di degrado.santobarbaro
Quello che, al termine degli anni novanta, fu un campo invidiato da tutte le società della costa tirrenica, grazie ad un perfetto manto erboso che faceva sognare, a grandi e piccini, altre platee, oggi  lo stadio è purtroppo un opera fruibile per poche ore al giorno perché priva di illuminazione. In questi giorni la madre di un  giovane atleta ha utilizzato le pagine di un social network per lanciare un nuovo allarme circa le condizioni dell’impianto.

“L’amministrazione che ci ha preceduto -racconta il sindaco Lapunzinaha presentato un progetto di ristrutturazione che purtroppo non ha superato l’iter di approvazione, noi abbiamo ripresentato la stessa domanda, ricevendo lo stesso diniego. Adesso ci stiamo adoperando per fare in modo che la tribuna possa avere nuovamente una idonea copertura, affinché i supporter delle squadre della nostra città abbiano una dignitosa accoglienza. Intanto -conclude il primo cittadino- stiamo organizzando, insieme alla nostra consulente per l’ambiente, una giornata di pulizia dell’intera struttura, alla quale auspichiamo possano essere presenti volontari, operai del comune, rappresentanti delle società e le famiglie dei piccoli campioncini del futuro”. Al primo cittadino fa eco Salvo Cimino presidente della Cefalù Calcio, compagine che milita quest’anno nel campionato di promozione “Vorrei rassicurare le mamme dei nostri atleti – dice il presidente- l’amministrazione comunale ci concede in affidamento annuale la struttura e noi dobbiamo assicurarne la manutenzione ordinaria e la pulizia. Purtroppo la tribuna sprovvista di copertura lascia formare pozze d’acqua dal non facile deflusso. Mantenere la struttura ha costi difficili da sostenere, mi chiedo però se sia comportamento da persone civili sporcare in maniera indiscriminata. Speriamo che la giornata che intende organizzare l’amministrazione possa essere occasione di incontro e di confronto”.  A suffragare la tesi del proprio presidente anche mister Minutella. “Oggi non è facile riuscire a fare sport nella nostra città, la nostra è una funzione sociale ed educativa – esordisce Minutella – mancano gli impianti e le risorse economiche, ma la nostra società non si perde d’animo e, grazie all’impegno di un gruppo affiatato, prova a sopperire a queste mancanze”. La ristrutturazione dell’impianto sembra dunque una chimera, forse dando in gestione la struttura il problema potrebbe avere rapida soluzione. Il ricorso ai privati dovrebbe essere una strada da percorrere.

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