“L’acqua potabile non la paghiamo”: chiesta la riduzione delle tariffe per i residenti del centro storico

Il Primo cittadino si schiera a fianco degli abitanti del centro e chiede ai Liquidatori di A.P.S. la ridefinizione delle tariffe dell’acqua erogata nell’ambito del centro storico di Cefalù, a partire dall’8 novembre scorso Foto_Lapunzina(data di entrata in vigore dell’ordinanza di non potabilità).
I residenti del centro storico infatti dovrebbero pagare le tariffe dell’acqua maggiorate del servizio di potabilizzazione. A fronte di un’ordinanza di non potabilità dell’acqua, dovuta al cattivo stato delle condutture, i cittadini dell’abitato vivono non pochi disagi ed in più rischiano di dover versare somme per un servizio del quale non usufruiscono.

Rosario Lapunzina si fa promotore, così come in passato, di una battaglia che riguarda il servizio idrico: “ i cittadini e Il Comune di Cefalù sono le prime vittime dell’odierno stato di cose” e pertanto  l’Amministrazione si riserva “l’adozione di iniziative idonee a tutela della salute pubblica, dei diritti dei cittadini e dell’immagine della città di Cefalù, ivi comprese azioni di carattere giudiziario nei confronti di chi è tenuto, per legge, a garantire l’effettiva erogazione di acqua potabile, anche attraverso interventi di controllo e manutenzione della rete idrica e degli impianti, al fine di salvaguardare l’Ente dal danno economico che consegue dall’impossibilità di erogare, ai cittadini del centro storico, l’acqua resa potabile con notevoli aggravi economici dall’impianto gestito dalla società “Sorgenti Presidiana” 

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