Sorgenti Presidiana passa alle vie di fatto: a secco i rubinetti dei cittadini

La società Sorgenti Presidiana, nel lamentare il mancato pagamento di corrispettivi acquaarretrati, ha comunicato la progressiva riduzione della quantità d’acqua trattata ed immessa in rete dall’impianto di potabilizzazione, fino a giungersi, in breve tempo, alla interruzione del servizio.

Inoltre, il Presidente del collegio dei Curatori fallimentari ha comunicato che “ i controlli di routine effettuati in data odierna da APS sui serbatoi comunali hanno evidenziato che il quantitativo d’acqua approvvigionato da “ Sorgenti Presidiana s.r.l.” ha subito una sensibile riduzione tale da determinare, già a decorrere da domani problemi di approvvigionamento idrico a partire dalla zona alta del Comune, Ospedale Compreso.

La situazione è grave: se la “ sorgenti Presidiana s.r.l” non dovesse ripristinare i normali volumi di approvvigionamento, APS non potrà garantire la regolare esecuzione del servizio idrico alle utenze cefaludesi”.

Le problematiche che impediscono il regolare pagamento delle fatture dipendono, secondo l’Amministrazione comunale, esclusivamente dalla situazione in cui si è venuta a trovare la Società APS s.p.a., di cui è stato dichiarato il fallimento e che a tutt’oggi riscuote le fatture per il servizio idrico.

In tale contesto, sostiene Lapunzina, la decisione di interrompere il ciclo di potabilizzazione, sia pur comprensibile sotto un profilo che privilegia la gestione economico finanziaria dell’Azienda, potrebbe non esserlo nella misura in cui incide sulla erogazione di un “servizio pubblico essenziale” ai cittadini. Ragion per cui, se da una parte si invita codesta Società a scongiurare tale eventualità, riprendendo sin da subito la regolare erogazione del servizio, ci si riserva comunque di valutare se il perdurare, viceversa, di una tale scelta comporti la violazione di norme, con conseguenze di carattere civile e penale.

In ogni caso, continua il Primo cittadino, la sospensione della attività di potabilizzazione, non deve in alcun modo pregiudicare la fornitura della risorsa idrica alla Città.

Il Sindaco Lapunzina ha inoltre sostenuto che, qualora Sorgenti Presidiana dovesse smettere di farsi carico del servizio idrico cefaludese, egli sará costretto ad adire l’Autorità Giudiziaria.

Se l’emergenza non dovesse rientrare non si possono escludere interventi del Prefetto onde scongiurare il rischio di emergenza sanitaria.

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