Emergenza maltempo: dopo la Sardegna rischio frane anche a Cefalù, effettuati controlli

E’ delle 14.30 di ieri pomeriggio l’allarme lanciato dalla Protezione Civile circa la possibilità, per le prossime 72 ore, di rischio di dissesto idro-geologico. franainside
Nelle prossime ore infatti potrebbero verificarsi importanti fenomeni temporaleschi tali da far dichiarare alla “cabina di regia” lo stato di pre-allerta. Mobilitati subito i tecnici dell’ufficio comunale, che insieme al sindaco Rosario Lapunzina hanno effettuato dei sopralluoghi nelle contrade cefaludesi più a rischio frane.
Fra queste, gli operatori si sono concentrati sulla zona della Ferla ed in particolare su via delle Muse, zona dalla quale erano arrivate diverse segnalazioni riguardanti frane e smottamenti che compromettono la viabilità della contrada.
La zona è ormai da anni afflitta da simili fenomeni che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini e dei loro beni. Numerose infatti le segnalazioni dei residenti susseguitesi negli anni.
A detta degli esperti la causa dei continui smottamenti va ricercata nello scorretto drenaggio delle acque, di superficie e sotterranee, di cui la contrada Ferla è ricca.
Probabilmente ad aggravare lo stato di cose ha contribuito la scarsa attenzione rivolta alla canalizzazione e lo scolo delle acque piovane e sorgive. Le evidenti problematiche, in seguito alla dichiarazione di “moderata criticità” della Protezione Civile, hanno messo in allarme l’amministrazione ed i funzionari comunali.

Esaminato inoltre, anche nelle zone più centrali del paese, lo stato delle numerose condotte pluviali che trasportano le acque fino al mare e che necessitano di una manutenzione a cadenza regolare. Una cattiva gestione degli stessi potrebbe infatti portare, in caso di forti piogge, a gravi criticità per il manto stradale cittadino e, più in generale, ad un alto rischio di instabilità geologica. Spesso infatti i tubi sono di ridotte dimensioni e non consentono il passaggio di un abbondante flusso d’acqua.

lapunzinaIl sindaco Lapunzina al termine del sopralluogo ha affermato: “Bisogna al più presto porre rimedio a questo problema che ormai da quindici anni affligge i residenti e la contrada tutta. L’amministrazione da domani si metterà a lavoro per reperire i necessari fondi“.

La gravissima situazione di emergenza di queste ore in Sardegna, unitamente alle considerazioni che vedono la Sicilia una fra le regioni con il più alto rischio di dissesto idro-geologico, ha focalizzato l’attenzione delle autorità competenti sulle possibili situazioni di pericolo. “Dobbiamo sapere che le previsioni meteo sono previsioni. Non c’è la certezza che in un certo luogo possa cadere quel quantitativo d’acqua. E gli effetti al suolo sono anch’essi sono imprevedibili laddove non ci sono state attenzioni nel valutare le risposte del territorio a un certa sollecitazione della pioggia ha  dichiarato Basile, responsabile della Protezione civile.
Buona parte della Sicilia ed in particolare la zona dei Nebrodi, dei monti Peloritani ed in generali di tutto il messinese, sono infatti zone ad evidente rischio idrogeologico. La situazione è problematica anche a Cefalù, dove alcune fasce sono state definite dagli esperti R4. La classe R4 è la più elevata e corrisponde ad un “rischio molto elevato”: ad esempio alcune zone della Ferla, una contrada che, nel corso degli anni, ha subito diverse frane con notevoli disagi per i residenti del luogo.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *